Per la prima volta, un gruppo di ricercatori della University of California di San Francisco ha scoperto che l’esposizione allo iodio radioattivo è associato a forme aggressive di cancro alla tiroide.
Per la prima volta, un gruppo di ricercatori della University of California di San Francisco ha scoperto che l’esposizione allo iodio radioattivo è associato a forme aggressive di cancro alla tiroide. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cancer e ha coinvolto circa 12 mila bielorussi che da bambini o adolescenti sono stati esposti ai prodotti tossici dell’incidente nucleare di Chernobyl del 1986. Gli scienziati hanno esaminato i casi di cancro alla tiroide diagnosticati oltre vent’anni dopo l’incidente e hanno scoperto che più alte dosi di radiazioni subìte – stimate mediante misure prese poco dopo l’incidente – corrispondevano a cancri con caratteristiche tumorali più aggressive. Secondo i ricercatori, queste scoperte potrebbero avere implicazioni per le persone esposte al fallout di iodio radioattivo nel 2011 dopo gli incidenti al reattore nucleare di Fukushima, in Giappone. E’ la prima volta che l’esposizione allo iodio radioattivo di Chernobyl viene legata all’intero spettro delle malattie della tiroide, da quelle benigne a quelle maligne.