Skip to main content

27 Lug 2017

L’ipotalamo svolge un ruolo decisivo nell’invecchiamento?

Home News Medicina & Salute

Il trapianto o la perdita di cellule staminali dell’ipotalamo potrebbero, rispettivamente, rallentare o accelerare l’invecchiamento.

Il trapianto o la perdita di cellule staminali dell’ipotalamo potrebbero, rispettivamente, rallentare o accelerare l’invecchiamento. A suggerirlo, uno studio condotto in topi di mezza età pubblicato sulla rivista Nature.

Sebbene sia noto che il sistema nervoso svolga un ruolo nell’invecchiamento e recenti ricerche abbiano mostrato che l’ipotalamo sia particolarmente importante in questo senso, l’esatto processo che posta alla comparsa dei segni fisici dell’invecchiamento è ancora praticamente sconosciuto. Saranno necessarie ulteriori ricerche per determinare se gli effetti manifestati nella ricerca possano essere ricondotti anche all’uomo.

 

Neurogenesi e invecchiamento

Le cellule staminali neurali (NCS) risiedono in alcune regioni regioni del cervello e soprattutto nell’ipotalamo. Tra i loro compiti, la neurogenesi, ossia la formazione di neuroni, e molti altri aspetti del funzionamento cerebrale. Una diminuzione nella neurogenesi è legata a diversi disordini associati all’invecchiamento.
Recenti ricerche mostrano che l’ipotalamo potrebbe avere un ruolo nell’invecchiamento sistemico. Dongsheng Cai e colleghi dell’Albert Einstein College of Medicine di New York hanno cercato di capire se le NCS potrebbero essere responsabili per questo tipo di processo.

 

Gli scienziati hanno indotto la perdita di specifiche cellule staminali in molti modelli murini e, così facendo, hanno osservato cambiamenti fisiologici tipici dell’invecchiamento oppure una ridotta durata della vita. Viceversa, quando venivano impiantate cellule staminali tratte da cervelli di topi neonati in salute, l’invecchiamento era rallentato e aumentava la longevità nei roditori.

Gli autori hanno anche scoperto che l’effetto anti-invecchiamento delle NSC dell’ipotalamo era parzialmente mediato dal microRNA esosomiale, che queste cellule secernono nel fluido cerebrospinale. Gli scienziati, in conclusione, ritengono che la perdita delle cellule NSC dell’ipotalamo sia un’importante causa dell’invecchiamento di tutto l’organismo.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
DELLO STESSO AUTORE

© 2024 Edizioni Dedalo. Tutti i diritti riservati. P.IVA 02507120729