L’abuso di marijuana impedisce al cervello di reagire normalmente alla segnalazione della dopamina
L’abuso di marijuana impedisce al cervello di reagire normalmente alla segnalazione della dopamina. Questa sostanza, secondo il nuovo studio pubblicato su Pnas, avrebbe dunque un effetto di tipo simile a quello delle droghe da abuso, come la cocaina, che alterano la segnalazione nel cervello innescata dai neurotrasmettitori della dopamina, un meccanismo che i ricercatori credono essere alla base dell’effetto gratificatorio delle droghe.
Joanna Fowler e colleghi del National Institute on Drug Abuse di Bethesda hanno esaminato come i cervelli di 24 tossicodipendenti da marijuana reagivano allo psicostimolante metilfenidato, un farmaco che, elevando la dopamina extracellulare, fornisce una sostanza che rappresenta un buon surrogato per studiare la reattività del cervello alla stimolazione della dopamina.
Utilizzando test di personalità e brain imaging, gli autori hanno scoperto che i soggetti presentavano una risposta comportamentale, cardiovascolare e cerebrale alla dopamina significativamente alleviata rispetto al gruppo di controllo. Appurato che le differenze non potevano essere attribuite a riduzioni nel rilascio della dopamina, gli scienziati suggeriscono che potrebbero essersi verificati degli effetti a valle nello striato, la regione ventrale del cervello legata alla dipendenza, che potrebbero contribuire a manifestare comportamenti legati a emozionalità negativa, tendenza alla depressione e ansia.