Un altro importante passo avanti nel campo della terapia con cellule staminali: il trattamento con cellule staminali neurali umani ha permesso ad alcuni topolini affetti da una forma di sclerosi multipla simile a quella umana di tornare a camminare.
Un gruppo di scienziati dell’Università dello Utah e dell’Università della California di Irvine ha impiantato cellule staminali umane nel midollo spinale danneggiato di alcuni topolini paralizzati che soffrivano di un modello murino di sclerosi multipla umana, facendo loro riguadagnare la capacità di camminare. Inoltre, i topi hanno mantenuto questa abilità anche dopo il rigetto delle cellule staminali umane, che avviene solitamente una settimana dopo l’impianto. Il recupero è stato molto rapido: i topi hanno ricominciato a muoversi nel giro di due settimane e si sono completamente ripresi nel giro di qualche mese. Lo studio, che potrebbe portare a nuovi trattamenti della sclerosi multipla, malattia autoimmune di cui soffrono oltre due milioni di persone nel mondo, è stato pubblicato sulla rivista Stem Cell Reports.
I ricercatori hanno somministrato staminali ai topi per studiare la reazione di rigetto. Un esperimento che doveva essere di routine ha invece dato risultati spettacolari al primo tentativo. Entro un periodo estremamente breve di tempo – dieci/quattordici giorni – i topi avevano recuperato le capacità motorie. L’impianto di staminali umane aveva innescato la creazione di globuli bianchi noti come ‘cellule T regolatrici‘ che sono responsabili della cessazione della risposta autoimmune alla fine dell’infiammazione. Inoltre, le cellule rilasciavano proteine che ri-mielinizzavano le cellule nervose che avevano perso la fibra mielinica isolante necessaria alla trasmissione degli impulsi nervosi.