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11 Feb 2015

Metanfetamina. Italiani svelano come frenare l’invecchiamento cellulare

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Il consumo di metanfetamina accelera l’invecchiamento già a livello cellulare. Lo ha scoperto uno studio nato dalla collaborazione tra l’Università della California di Irvine e l’Istituto Italiano di Tecnologia. Gli scienziati hanno anche scoperto come limitare questo processo degenerativo. 

Il consumo di metanfetamina provoca anomalie nel metabolismo dei grassi cellulari innescando estreme infiammazioni caratterizzate da un considerevole aumento nella formazione di ceramidi, molecole che possono favorire l’invecchiamento cellulare e la morte. I risultati della ricerca condotta da Daniele Piomelli dell’Università della California e dai suoi colleghi dell’Istituto Italiano di Tecnologia sono stati pubblicati sulla rivista PLoS ONE. Gli studiosi hanno anche scoperto come limitare questo processo degenerativo. 

La metanfetamina è una sostanza psicostimolante che danneggia profondamente il cervello e gli altri organi del corpo. Esami post mortem di tessuti umani hanno collegato l’uso di questa droga a malattie tipiche dell’invecchiamento, come l’aterosclerosi coronarica e la fibrosi polmonare, ma i meccanismi molecolari alla base di questi fenomeni erano finora sconosciuti.
Analizzando il profilo lipidico di topi, il team di Piomelli ha scoperto che le cellule vengono investite da segnali chimici indotti dalla metanfetamina, e il fattore nucleare kappa beta (una proteina che in condizioni normali aiuta la codifica del DNA delle proteine) finisce per innescare un drammatico aumento nell’attività di ceramidi.

Dopo aver identificato questi meccanismi, i ricercatori hanno poi testato l’efficacia di alcuni inibitori del fattore nucleare kappa beta, che si sono dimostrati in grado di limitare la formazione di ceramidi e impedire l’invecchiamento cellulare indotto dalle metanfetamine, contenendo il deterioramento della salute. “Questi risultati suggeriscono nuove strategie terapeutiche per ridurre le conseguenze negative della metanfetamina e per migliorare l’efficacia dei trattamenti dell’astinenza ha commentato Piomelli.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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