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02 Mar 2018

Un pomodoro bronzeo per migliorare i sintomi delle infiammazioni croniche intestinali

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È in parte italiano lo studio che ha portato alla produzione e sperimentazione del pomodoro bronzeo, le cui proprietà potrebbero alleviare i sintomi delle patologie infiammatorie croniche dell’intestino, quali la malattia di Chron e la rettocolite ulcerosa.

È in parte italiano lo studio che ha portato alla produzione e sperimentazione del pomodoro bronzeo, le cui proprietà potrebbero alleviare i sintomi delle patologie infiammatorie croniche dell’intestino, quali la malattia di Chron e la rettocolite ulcerosa.

 

Un concentrato di polifenoli

 

Il segreto del pomodoro bronzeo risiede nel contenuto di polifenoli: un ampio gruppo di composti organici naturali, prodotti da piante, batteri funghi e animali. Quali sono? Flavonoidi, melanine, lignine, antrachinoni e tannini, tutte sostanze di cui avrete sentito parlare nell’ambito di alimentazione e farmacologia. I polifenoli possiedono proprietà preziose tra le quali capacità antiossidanti, antibatteriche e antinfiammatorie. Angelo Santino, coordinatore dello studio pubblicato su Frontiers in Nutrition, spiega: “Frutta e verdura sono alimenti ricchi di polifenoli, ma per ottenere la giusta combinazione e le giuste quantità attraverso la dieta dovremmo assumerne una varietà e quantità elevatissime”.

 

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Le nuove frontiere dell’ingegneria metabolica

 

Come fare a concentrare una quantità di polifenoli efficace in un alimento? L’ingegneria metabolica ci è di aiuto in questo: è una pratica che permette di ottimizzare geneticamente e regolare i processi all’interno delle cellule per aumentare la loro produzione di determinate sostanze. Sempre Angelo Santino, nel comunicato stampa ufficiale del CNR, racconta: “Nei nostri laboratori siamo riusciti ad ottenere, attraverso un approccio di ingegneria metabolica, una linea di pomodori, che abbiamo chiamato ‘bronzeo’ per il colore metallico e bronzato della loro buccia, che contengono una combinazione unica di polifenoli. Si tratta, in particolare, di flavonoli, antocianine e stilbenoidi la cui azione sinergica è stata valutata in topi affetti da infiammazione cronica intestinale”.

 

Pomodoro bronzeo

 

I risultati

 

Questa ricerca, svolta dall’Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle ricerche (ISPA-CNR), unità di Lecce, in collaborazione con Cathie Martin ed Eugenio Butelli del John Innes Centre (Norwich, Regno Unito) e con Marcello Chieppa dell’IRCCS – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “S. De Bellis” di Castellana Grotte (Bari), dona nuove speranze a chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali, 2,2 milioni di persone in Europa. “I risultati ottenuti dalle prove in vivo, dimostrano chiaramente che questa combinazione di polifenoli è in grado di migliorare i sintomi dell’infiammazione intestinale”, sottolinea Aurelia Scarano dell’ISPA-CNR. “Tra gli effetti benefici riscontrati, abbiamo osservato un miglioramento nella composizione del microbiota, con arricchimento in batteri lattici positivi e una riduzione sia nel contenuto di sangue nelle feci sia nella secrezione di fattori infiammatori”.
Aspettiamo che si passi, speriamo con successo, alle successive fasi della sperimentazione.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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