Dopo anni di controversie, i National Institutes of Health (NIH) americani hanno posto fine al loro programma di ricerca sugli scimpanzè.
Dopo anni di controversie, i National Institutes of Health (NIH) americani hanno posto fine al loro programma di ricerca sugli scimpanzè. Come si legge nella news riportata da Nature, il direttore degi NIH Francis Collins ha comunicato agli amministratori dell’agenzia che i restanti 50 animali ancora nella struttura faranno presto ritorno ai loro habitat. L’agenzia, due anni fa, aveva liberato oltre 300 scimpanzè in seguito alle raccomandazioni di consulenti interni basate su un report dell’Institute of Medicine secondo il quale la maggior parte della ricerca sugli scimpanzé era “innecesaria”. Tuttavia, era rimasta in piedi una colonia di 50 scimmie per ricerche sttoposte a vincoli molto severi e destinate, per esempio, a emergenze di salute pubblica.
Dal 2013, l’NIH ha ricevuto una sola richiesta per l’uso di scimpanzé in ricerche scientifiche e, successivamente, questa richiesta è stata ritirata. Non tutti sono però soddisfatti per questa decisione. “Non capisco perché si sia deciso di rinunciare per sempre a questa risorsa” ha commentato Frankie Trull, presidente della Foundation for Biomedical Research in Washington DC. I primi 20 scimpanzè di proprietà del NIH verranno trasferiti dal Nazional Primate Research Center di San Antonio, Texas, a Chimp Haven, un santuario finanziato dal governo che si trova a Keithville, in Louisiana.