Alle 12.40 (ora italiana) inizierà l’atto finale della missione Rosetta dell’ESA: una manovra che porterà la sonda, che orbita intorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, a schiacciarsi sulla cometa.
Alle 12.40 (ora italiana) inizierà l’atto finale della missione Rosetta dell’ESA: una manovra che porterà la sonda, che orbita intorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, a schiacciarsi sulla cometa. A novembre di due anni fa, Rosetta aveva guadagnato un primato storico, diventando il primo mezzo costruito dall’uomo a realizzare l’accometaggio, con il lander Philae che si era posato sulla cometa. La 67P/Churyumov-Gerasimenko è stata inseguita per 10 anni attraverso il Sistema Solare. Ora, la sonda si trova in orbita a un’altezza di circa 20 chilometri, in una posizione che favorirà il contatto con la cometa, a cui il mezzo non sopravviverà. L’area di arrivo dovrebbe essere una cavità chiamata Ma’at, da cui fuoriescono polveri e gas e che è particolarmente attiva.
A partire dalle 23.30 del 29 settembre, la sonda ha cominciato a scendere verso la cometa con la velocità di circa 30 centimetri al secondo (un chilometro orario) accelerando fino a 90 centimetri al secondo per la gravità del corpo celeste. A circa 15 secondi dall’impatto scatterà alcune foto ravvicinate della superficie della cometa e poi gli strumenti di bordo si spegneranno, dando l’addio definitivo a questa memorabile missione.
A luglio 2015 erano invece terminate le comunicazioni del lander Philae che, fino ad allora, aveva trasmesso verso la Terra importantissimi dati circa la struttura della cometa. Di recente, il lander è stato ritrovato in una oscura fessura della cometa in cui è probabilmente ancora incastrato. Philae è atterrato sulla cometa il 12 novembre 2014.