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19 Mar 2015

20 marzo: arriva l’eclissi solare

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Tra le 9:00 e le 11:45 di domani mattina, 20 marzo, si verificherà una eclissi solare totale che sarà visibile anche in Italia, sebbene parzialmente. Uno spettacolo che non si ripeterà prima di cinque anni.

Tra le 9:00 e le 11:45 di domani mattina, 20 marzo, si verificherà una eclissi solare totale che sarà visibile anche dall’Italia, sebbene parzialmente. Uno spettacolo che dall’Italia non si potrà godere di nuovo prima che siano passati cinque anni.
L’eclissi solare è un fenomeno che si manifesta quando la Luna oscura parzialmente o totalmente il Sole. Nel caso sepcifico di domani, in Italia, il disco solare apparirà coperto per il 65 per cento (visto dal Nord) e per circa il 50 per cento visto dal resto del Paese.

 

La famiglia delle eclissi Saros 120

Si tratta di un tipo di eclissi che appartiene a una famiglia chiamata Saros 120, un ciclo di fenomeni di oscuramento del Sole i cui eventi si ripetono ogni 18 anni e 11 giorni. Le eclissi delle famiglie Saros hanno caratteristiche particolari, con la Luna che si trova sempre alla stessa distanza dalla Terra e che si colloca sempre nella stessa posizione rispetto al proprio nodo, ossia il punto di intersezione tra la sua orbita e quella della Terra. La prima eclissi di questa famiglia si è verificata il 27 marzo del 933 e l’ultima eclissi di tipo Saros 120 è avvenuta il 9 marzo 1997, con una durata registrata che è stata la maggiore di sempre: 2 minuti e 50 secondi.

 

Chi vedrà meglio l’eclissi

I più fortunati, questa volta, saranno gli scozzesi ma soprattutto i norvegesi, che potranno godersi gli effetti più intensi del fenomeno. Ricordiamo che l’eclissi non va mai osservata direttamente, perché guardare il Sole, anche in queste condizioni, può provocare danni permanenti alla vista. Il consiglio, in questo caso, è di usare filtri e occhiali opportunamente preparati per questi fenomeni oppure, per esempio, occhiali da saldatore con indice di protezione 14.

 

Il percorso dell’eclissi

Qui è possibile seguire, con una mappa interattiva offerta dalla NASA, il percorso dell’eclissi. Per seguire in diretta streaming l’evento, ci si può poi collegare al Virtual Telescope. Si prevede che, relativamente all’Italia, i primi effetti dell’oscuramento del disco solare si percepiranno dalla Sardegna (alle 9:16 a Cagliari), poi da Roma (9:23), Milano (9:24) e Napoli (9:25). Da Nord verso Sud l’oscuramento sarà via via minore, con il 65 per cento di Milano contro il 39,7 per cento di Siracusa.

 

Le superstizioni sulle eclissi

Le eclissi solari, un tempo, erano considerate come eventi negativi e presagi di sventure. La documentazione più antica che possediamo della descrizione di un’eclissi solare risale al 1223 avanti Cristo. Una tavoletta cuneiforme, rinvenuta a Ugarit, nell’attuale Siria, in cui si legge di un’eclissi minacciosa legata al presagio “grande pericolo”. Naturalmente, la scienza ha aiutato a sgombrare il campo da superstizioni e credenze infondate. I primi a interpretare correttamente le eclissi furono gli antichi greci: la storia racconta che il primo in grado di prevedere un’eclissi solare fu Talete di Mileto.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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