Sì, sulla cometa osservata speciale di Rosetta c’è (anche) ghiaccio d’acqua. E, probabilmente, proviene dal suo interno. Lo conferma l’Agenzia Spaziale Europea.
Sì, sulla cometa osservata speciale di Rosetta c’è (anche) ghiaccio d’acqua. E, probabilmente, proviene dal suo interno. Lo conferma l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Gli scienziati hanno confermato la presenza di acqua ghiacciata sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Sono le conclusioni definitive che arrivano a margine delle analisi effettuate dalla sonda Rosetta dal suo arrivo presso la cometa, avvenuto nel 2014.
“Sebbene il vapore acqueo sia il principale gas osservato sulla cometa, in superficie sono stati trovati finora pochissimi esempi di acqua ghiacciata” si legge nel comunicato ESA. Tuttavia, un’analisi approfondita dello spettrometro a infrarossi VIRTIS di Rosetta ha rivelato la composizione dei livelli più alti della cometa, mostrando che questi sono principalmente rivestiti di un materiale scuro, asciutto e organico misto a una piccola quantità di acqua ghiacciata.
Lo studio, che si è concentrato su scansioni effettuate tra settembre e novembre 2014, ha confermato che due aree della regione Imhotep, che appaiono come macchie luminose, comprendono una notevole quantità di acqua ghiacciata.
A novembre 2014, il lander Philae della sonda Rosetta ha fatto la storia delle esplorazioni spaziali raggiungendo con successo la superficie della cometa. Il lander è riuscito a condurre esperimenti e inviare i dati sulla Terra per circa 60 ore prima che le sue batterie si esaurissero. Philae si è poi svegliato dal suo letargo sette mesi più tardi e ha inviato i dati a Rosetta, prima di spegnersi di nuovo.
[Immagine: credit ESA]