Il destino del lander Schiaparelli non è ancora stato del tutto chiarito ma, purtroppo, il dato di fatto è che, dopo l’arrivo su Marte, il modulo di ExoMars non invia segnali.
Il destino del lander Schiaparelli non è ancora stato del tutto chiarito ma, purtroppo, il dato di fatto è che, dopo l’arrivo su Marte, il modulo di ExoMars non invia segnali.
L’arrivo sulla superficie marziana, avvenuto il 19 ottobre, a detta degli scienziati è andato secondo previsioni, con il lander che è entrato nell’atmosfera marziana, lo scudo termico che ha funzionato perfettamente e il paracadute si è aperto all’altitudine prevista. Dopo il distacco del paracadute, i razzi hanno funzionato però per soli tre secondi, mentre per 19 è precipitato in caduta libera a una velocità eccessiva. Non c’è stato, dunque, un ammartaggio tranquillo, dato che i retrorazzi frenanti si sono spenti 30 secondi prima del previsto, e prima dell’impatto con la superficie, il lander ha smesso di inviare segnali a Terra.
IL TGO (Trace Gas Orbiter), invece, si è posizionato correttamente nell’atmosfera marziana, avviandosi a compiere la sua missione secondo previsione.
Cos’è successo al lander?
Il lander Schiaparelli ha smesso di inviare il suo segnale, captato dal radiotelescopio GMRT (Giant Metrewave Radio Telescope) di Pune (India), un minuto prima del suo contatto con la superficie di Marte. Anche la sonda Mars Express ha confermato la perdita del segnale. I dati registrati dalla sonda TGO aiuteranno a comprendere cosa può essere successo al lander Schiaparelli. L’ipotesi peggiore è che i retrorazzi non abbiano funzionato e si siano spenti del tutto: in quel caso il lander si sarebbe quasi schiantato e potrebbe essersi danneggiato, anche seriamente. Un altro senario, più positivo, riguarda un cambio di antenna nelle fasi finali dell’arrivo su Marte, previsto, che potrebbe aver causato problemi di comunicazione. Gli scienziati sono al lavoro per analizzare i dati acquisiti e far luce sull’accaduto.
Un successo parziale
“I dati che abbiamo dicono che la sequenza di atterraggio ha funzionato fino al distacco dello schermo posteriore del paracadute. L’accensione dei retrorazzi ha funzionato solo per tre secondi, poi il computer di bordo ha deciso di spegnerli. Supponiamo che il lander sia semplicemente caduto” ha riferito Paolo Ferri, direttore delle operazioni di volo delle missioni ESA (Agenzia Spaziale Europea). Per la quantità e qualità di dati che stiamo ricevendo, comunque, “ExoMars è da considerarsi una missione riuscita. L’Europa ha un suo satellite nell’orbita di Marte” ha commentato Roberto Battiston, dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Un aspetto molto importante della missione era infatti la messa in orbita intorno a Marte di un satellite prodotto dall’uomo. “La missione è stata un successo: il satellite è andato perfettamente in orbita intorno a Marte, cosa che non è banale. E’ il secondo oggetto orbitante che l’Europa mette intorno a Marte. C’è stato poi un successo parziale: abbiamo perso il segnale dal lander ma è ancora presto per capire cosa sia avvenuto. In ogni caso i dati li ha inviati, questo era l’aspetto più importante” ha detto l’astrofisico Giovanni Bignami.
[Immagine: il lander Schiaparelli, credit ESA]