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26 Ago 2015

Hawking: “I buchi neri potrebbero essere passaggi per altri universi”

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Qualcosa potrebbe “sopravvivere” a un buco nero. Parola di Stephen Hawking, che ha affermato che, se qualcosa precipita in un buco nero, potrebbero ancora restarne tracce.

Qualcosa potrebbe “sopravvivere” a un buco nero. Parola di Stephen Hawking, che ha affermato che, se qualcosa precipita in un buco nero, potrebbero ancora restarne tracce.

La scienza afferma che alla gravità di un buco nero (ce ne sono cento milioni solo nella nostra galassia e uno al centro, grande come oltre un miliardo di stelle come il nostro Sole) nulla può sfuggire, nemmeno la luce.

Durante un incontro tenuto al KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, Hawking ha però spiegato che, forse, una scappatoia potrebbe esistere.

Cominciamo dal cosiddetto “paradosso dell’informazione”. Per decenni, i fisici si sono chiesti cosa succede all’informazione di una particella – ossia al complesso delle proprietà di una particella – quando incontra un buco nero? Può passare attraverso di esso? Apparentemente no, ma la distruzione dell’informazione viola le leggi della meccanica quantistica. “Io propongo che l’informazione non finisca conservata all’interno del buco nero, ma sul suo bordo, sull’orizzonte degli eventi” ha affermato Hawking. L’informazione, secondo il geniale fisico inglese, potrebbe dunque conservarsi sull’orizzonte degli eventi sotto forma di ologramma, per poi uscire almeno in parte – anche se “in una forma inutilizzabile” – e ritrovarsi in un altro Universo. L’articolo su cui Hawking e colleghi stanno lavorando è di prossima pubblicazione e chiarirà tutti gli aspetti più complessi di questa affascinante teoria.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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