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01 Lug 2019

Il cielo di luglio: ci aspetta un’eclissi di Luna nella settimana dell’Apollo 11

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Il cielo di luglio, come quello di giugno, potrà regalarci molte occasioni per osservare la bellezza di stelle e pianeti. Le sorprese non finiscono qui: nella settimana del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna della missione Apollo 11, il nostro satellite ci donerà lo spettacolo di un’eclissi parziale. Con l’aiuto delle pagine di divulgazione dell’Unione Astrofili Italiani, andiamo a fissare alcuni degli appuntamenti più importanti di questo mese.

Il cielo di luglio, come quello di giugno, potrà regalarci molte occasioni per osservare la bellezza di stelle e pianeti. Le sorprese non finiscono qui: nella settimana del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna della missione Apollo 11, il nostro satellite ci donerà lo spettacolo di un’eclissi parziale. Con l’aiuto delle pagine di divulgazione dell’Unione Astrofili Italiani, andiamo a fissare alcuni degli appuntamenti più importanti di questo mese.

 

Le giornate iniziano ad accorciarsi
 

Dopo il 21 giugno, il solstizio d’estate, le giornate stanno iniziando ad accorciarsi. Cos’è il solstizio d’estate? È la data che inaugura l’inizio ufficiale dell’estate, quella in cui possiamo godere del maggior numero di ore di illuminazione in una giornata. Dal punto di vista astronomico, è il momento dell’anno in cui il Sole raggiunge la sua massima declinazione (la latitudine proiettata sulla sfera celeste), la massima altezza nell’emisfero nord e la minima in quello sud. Come dicevamo, in luglio la durata del giorno sarà più breve di circa 44 minuti.
Sempre per quanto riguarda la nostra stella, tra il 4 e il 5 luglio, la Terra si troverà all’afelio, alla massima distanza dal Sole, lontana 152.104.287 chilometri. Nello specifico il fenomeno avverrà all’ 01:00 del 5 luglio, seguendo l’ora legale estiva.

 

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Anche la Luna festeggia i 50 anni della missione Apollo 11. Come? Con un’eclissi

 

Sono trascorsi 50 anni dallo sbarco del primo uomo sulla Luna, durante la missione Apollo 11. Il nostro satellite naturale sembra festeggiare questa ricorrenza con un’eclissi che sarà visibile in Italia nella fase parziale il 16 luglio. L’eclissi parziale di Luna è il fenomeno celeste durante il quale Sole, Terra e Luna si allineano in quest’ordine e il nostro pianeta, con la sua ombra, oscura in parte la Luna quando è “piena”. Di seguito gli orari delle fasi dell’eclissi:

  • la Luna entra nella penombra: 20:44 (Tempo Medio Europa Centrale) – 21:44 (Ora legale)
  • il satellite entra nell’ombra: 22:01 (Tempo Medio Europa Centrale) – 23:01 (Ora legale)
  • massimo dell’eclissi: 23:30 (Tempo Medio Europa Centrale) – 00:30 (Ora legale)
  • la Luna esce dall’ombra: 00:59 (Tempo Medio Europa Centrale) – 01:59 (Ora legale)
  • il satellite esce dalla penombra: 02:17 (Tempo Medio Europa Centrale) – 03:17 (Ora legale)

 

Montate i telescopi: si va a caccia di pianeti e meteore

 

I pianeti giganti, Giove e Saturno, sono stati i protagonisti del cielo di giugno ma, anche in questo luglio, potremo ammirarli. Giove, dopo l’opposizione del mese scorso, culminerà a sud nel corso delle prime ore della notte, sarà il corpo celeste più luminoso, inconfondibile, nella costellazione dell’Ofiuco, dove rimarrà tutto il mese, spostandosi lentamente con moto retrogrado, affiancato dalla rossa stella Antares, nello Scorpione. Saturno, il 9 luglio, raggiungerà il massimo intervallo di visibilità con la massima luminosità e la minima distanza dalla Terra. Si troverà ancora nella costellazione del Sagittario, dove si sposta lentamente con moto retrogrado.
Questo sarà anche il migliore periodo dell’anno per osservare Plutone: il 14 luglio sarà in opposizione al Sole, alla minima distanza dalla Terra, vicino a Saturno, e come quest’ultimo sarà visibile per tutta la notte, a sud-est dopo il tramonto del Sole, in seguito a sud nelle ore centrali della notte e, infine, a sud-ovest prima dell’alba. Il pianeta nano rimarrà nella costellazione del Sagittario ancora per molto tempo, fino al 2023. Soprattutto per l’osservazione di Saturno e Plutone è necessario adoperare un telescopio.
Non dimentichiamoci di un altro appuntamento molto atteso, quello con le meteore: nella seconda parte della notte ci saranno le Pegasidi (con il loro massimo il 10 luglio) e le beta Capricornidi (massimo previsto per il 13 luglio). Un’altra regione di cielo da osservare sarà quella compresa tra le costellazioni del Dragone, Aquila e Cigno, dove sono stati segnalati dei radianti diffusi (il radiante è il punto da cui divergono apparentemente le traiettorie delle meteore appartenenti a un dato sciame; la divergenza dei percorsi è dovuta solo a un effetto di prospettiva), di cui non sempre è risultata chiara l’attività. Questo è il caso delle gamma Draconidi. Inoltre, nell’ultima parte del mese si potrà seguire l’attività della componente meridionale delle delta Aquaridi (con il loro massimo tra il 28 e 29 luglio).

 

La Luna è la protagonista anche dell’articolo di Ettore Perozzi, “Fotoracconto della Luna”, che potrete acquistare e leggere singolarmente o con l’intero numero di giugno 2019 di Sapere.

 

Credits immagine: foto di Junior Peres Junior da Pixabay

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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