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22 Dic 2014

L’amosfera di Marte ha improvvisi “picchi” di metano

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Nuovi risultati provenienti dal rover Curiosity suggeriscono che, nel cratere Gale, i livelli medi di metano dell’atmosfera sono inferiori rispetto alle previsioni dei modelli ma si impennano di frequente, il che implica che esiste una sorgente di questo gas nelle vicinanze che è attualmente sconosciuta.

Nuovi risultati provenienti dal rover Curiosity suggeriscono che, nel cratere Gale, i livelli medi di metano dell’atmosfera sono inferiori rispetto alle previsioni dei modelli ma si impennano di frequente, il che implica che esiste una sorgente di questo gas nelle vicinanze che è attualmente sconosciuta. Sulla Terra, la maggior parte del metano ha un’origine biologica. Christopher Webster e colleghi del NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, a quanto si legge in uno studio pubblicato su Science, hanno analizzato i dati raccolti da Curiosity per 20 mesi scoprendo che i livelli di metano atmosferico in corrispondenza del cratere Gale, dove è atterrato il rover, sono meno della metà di quanto previsto. I modelli presi in considerazione prevedevano che il metano fosse prodotto dagli effetti della luce su polvere e materiali organici portati su Marte dei meteoriti: gli scienziati hanno anche scoperto che i livelli di metano salgono improvvisamente fino a 10 volte il valore previsionale, e nel giro di 60 giorni. Il metano potrebbe allora essere occasionalmente prodotto o scaricato nei pressi del cratere Gale e disperdersi poi rapidamente.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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