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31 Mar 2015

La materia oscura interagisce con se stessa meno del previsto

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Gli astronomi hanno studiato il comportamento della materia oscura negli ammassi di galassie quando queste si scontrano tra loro. I risultati hanno mostrato che la materia oscura interagisce con se stessa ancora meno di quanto si pensasse, il che restringe il campo delle ipotesi sulla sua composizione.

Gli astronomi hanno studiato il comportamento della materia oscura negli ammassi di galassie quando queste si scontrano tra loro. I risultati hanno mostrato che la materia oscura interagisce con se stessa ancora meno di quanto si pensasse, il che restringe il campo delle ipotesi sulla sua composizione. Gli scienziati hanno studiato le osservazioni provenienti dal telescopio spaziale Hubble della NASA e dell’ESA e quelle dell’Osservatorio a raggi X Chandra. Lo studio è stato pubblicato sull’ultimo numero della rivista Science. La materia oscura è quella che, per diffusione, domina l’Universo, ma si conosce ben poco della sua natura dato che non riflette, emette o assorbe luce, ed è quindi praticamente invisibile. Si percepiscono solo gli effetti gravitazionali che produce sull’Universo visibile.

 

I “crash” test della materia oscura

Uno dei modi per capire qualcosa in più su questa misteriosa sostanza è studiare cosa succede quando si scontra con materia ordinaria oppure con altra materia oscura. E’ quello che accade, per esempio, con gli ammassi galattici, che sono composti, principalmente, da stelle, nubi di gas e, appunto, materia oscura, in quantità tali da poter apprezzare gli effetti delle collisioni che avvengono naturalmente tra un ammasso e l’altro. Durante questi scontri, le nubi di gas penetrano le galassie in collisione, rallentandosi o fermandosi del tutto. “Sappiamo come gas e stelle reagiscono a questi schianti cosmici e confrontare il loro comportamento con quello della materia oscura potrebbe aiutarci a capire di cosa sia fatta” ha spiegato David Harvey dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne, Svizzera, primo autore dello studio.

 

 

Interazioni molto scarse

Gli scienziati hanno esaminato 72 collisioni tra ammassi da differenti angolazioni e hanno scoperto che, come le stelle, la materia oscura non rallentava durante le violentissime collisioni. Ma, a differenza delle stelle, questo non avveniva perché la materia oscura era lontana da altra materia oscura durante gli scontri. Gli scienziati ipotizzano che questa sostanza sia distribuita uniformemente in tutto l’ammasso stellare, che le sue particelle si trovino molto vicine le une alle altre e che queste interagiscono tra loro ancora meno di quanto non facciano con le particelle di materia ordinaria.

 

[Immagine: mappa della materia oscura nel cluster galattico MACS J0717.5+3745. Credit: ESA/Hubble Information Centre]

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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