La NASA sta per lanciare una missione da un miliardo di dollari per studiare l’asteroide Bennu, che potrebbe aver portato, una volta, i semi della vita sul nostro Pianeta ma che potrebbe colpire il prossimo secolo la Terra causando danni potenzialmente enormi.
La NASA sta per lanciare una missione da un miliardo di dollari per studiare l’asteroide Bennu, che potrebbe aver portato, una volta, i semi della vita sul nostro Pianeta ma che potrebbe colpire il prossimo secolo la Terra causando danni potenzialmente enormi. La missione ci chiama OSIRIS-REX ed è coordinata da Dante Lauretta della Arizona University.
Osservato per la prima volta nel 1999, Bennu ha un diametro di circa 500 metri e pesa oltre 60 milioni di tonnellate, oltre a muoversi alla velocità di 100 mila chilometri orari. La traiettoria di questo asteroide non è del tutto prevedibile a causa del cosiddetto “effetto Yarkovsky”: l’asteroide assorbe calore dalla luce solare e questa energia, come un piccolo propulsore, finisce per modificare costantemente il suo percorso con piccoli scostamenti. Secondo Lauretta, se Bennu dovesse colpire la Terra, il suo impatto avrebbe la forza di 3 miliardi di tonnellate di esplosivi ad alto potenziale e le conseguenze della sua caduta sarebbero simili a quelle che, 66 milioni di ani fa, ebbe l’asteroide che probabilmente spazzò via la maggior parte della vita dalla Terra. “Stimiamo che la probabilità di impatto sia di circa 1 su 2700, tra il 2175 e il 2196” ha dichiarato Lauretta.
La missione OSIRIS-Rex, che sarà lanciata l’8 settembre, perfezionerà la stima della traiettoria dell’asteroide e aiuterà a comprendere se Bennu, e gli asteroidi simili a esso, potrebbero aver contribuito a seminare elementi di quel brodo primordiale da cui è emersa la vita sulla Terra. Il veicolo spaziale dovrebbe avvicinarsi all’asteroide nel 2018, preleverà un campione di materiale e la capsula in cui sarà posto sarà poi inviata sulla Terra, dove dovrebbe arrivare nel 2023.