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02 Feb 2015

Onde gravitazionali: tutto da rifare

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L’annuncio della scoperta delle onde gravitazionali, diffuso l’anno scorso, è stato smentito. La ricerca di quello che è considerato il sacro Graal della cosmologia continua.

L’annuncio della scoperta delle onde gravitazionali, diffuso l’anno scorso, è stato smentito. La ricerca di quello che è considerato il sacro Graal della cosmologia continua.
Secondo la Teoria del Big Bang, circa 14 miliardi di anni fa, immediatamente dopo il Big Bang, si verificò una rapidissima espansione del neonato Universo, che viene tecnicamente chiamata inflazione. Questa fase fondamentale, sempre secondo la teoria, avrebbe prodotto delle increspature nel tessuto dello spazio-tempo, un fondo, appunto, di onde gravitazionali. Queste onde primordiali avrebbero alterato la polarizzazione della radiazione cosmica di fondo, ossia quel segnale radio che permea tutto l’Universo, che proviene dalle fasi iniziali della sua vita e che ci racconta la sua storia quando aveva appena 400 mila anni.
L’anno scorso, un gruppo di scienziati dell’Harvard Smithsonian Centre for Astrophysics, annunciò di aver trovato nell’esperimento BICEP2 una particolare polarizzazione della radiazione cosmica di fondo (ossia una particolare direzione di oscillazione del segnale radio) riconducibile a onde gravitazionali primordiali.

 

La smentita

I risultati di quello studio sono stati esaminati a lungo dal team del telescopio spaziale Planck dell’ESA e si è arrivati alla conclusione che le analisi sarebbero state falsate da polvere galattica, che avrebbe provocato le emissioni scambiate per le impronte delle onde gravitazionali primordiali. Già da settembre erano circolate voci sul fatto che BICEP2 avesse commesso l’errore di ritenere pulite delle regioni che invece erano contaminate da polveri galattiche. “Quando rilevammo per la prima volta il segnale ci affidammo ai modelli d’emissione di polvere galattica disponibili all’epoca. Modelli che sembravano indicare che la regione di cielo scelta per le osservazioni presentasse un contributo in polarizzazione dalla polvere assai inferiore al segnale da noi rilevato” spiega John Kovac, responsabile di BICEP2.

 

Cosa significa dimostrare che le onde gravitazionali esistono

Una prova (diretta) dell’esistenza delle onde gravitazionali equivarrebbe a dimostrare che l’inflazione c’è davvero stata e quindi avallerebbe ancora di più la Teoria del Big Bang. Inoltre, l’esistenza delle onde gravitazionali è l’ultima previsione non testata della Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein. Si parla di prove dirette perché le conferme indirette della radiazione gravitazionale sono già arrivate e sono valse, tra l’altro, il Premio Nobel in Fisica a Russell Hulse e Joseph Taylor nel 1993.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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