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13 Mag 2016

Sogni di fare l’astronauta? Potrebbe costarti il fegato

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Una nuova minaccia per i futuri voli spaziali dell’uomo: i danni al fegato

Quanto tempo ci vorrà, un giorno, per arrivare su Marte? Si stimano circa 150 giorni, ed è per questo che gli scienziati si stanno dedicando in questi anni a studiare gli effetti sul corpo umano di un viaggio così lungo nello spazio. Purtroppo, le notizie che arrivano da un recente studio non sono così positive. Alcuni topolini, imbarcati sullo shuttle Atlantis e rimasti fuori dal Pianeta per meno di due settimane, sono rientrati con il fegato danneggiato.

L’Atlantis è andato in pensione nel 2011 e il suo volo finale ha avuto come ospiti speciali proprio questi animali: esaminati da un gruppo di ricercatori dell’Università del Colorado, i roditori hanno mostrato l’attivazione di alcune cellule del fegato che possono indurre cicatrici e danni a lungo termine dell’organo. “Prima di questo studio – ha dichiarato Karen Jonscher, tra gli autori della ricerca – non avevamo molte informazioni sull’impatto dei voli spaziali sul fegato. Giusto qualche caso di sintomi che somigliavano al diabete, in alcuni astronauti, ma risolti in poco tempo”.

In passato, gli scienziati avevano scoperto che i raggi cosmici potevano intaccare le capacità cognitive dei topi, andando a colpire il cervello; questa volta, però, non si pensa che sia la radiazione cosmica la responsabile del danno al fegato. Più probabilmente, la relativa mancanza di gravità potrebbe aver avuto un effetto dannoso sul metabolismo degli animali: nel fegato si accumulavano depositi di grasso e c’erano minori livelli di retinolo, una forma animale di vitamina A, e c’erano inoltre modifiche a carico dei geni che aiutano ad abbattere i grassi. Presi insieme, si tratta di segni della malattia non alcolica del fegato grasso e indicatori precoci di fibrosi. La cosa più inquietante, però, come si legge sulla rivista PLoS ONE, era il rapido periodo di tempo in cui questi sintomi si sono sviluppati.

 

Per saperne di più: 

– Felice di stare lassù. Intervista a Luca Parmitano

 

 

[Immagine: credit NASA]

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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