Skip to main content

24 Mag 2017

Svelate le origini dell’antimateria della Via Lattea

Home News Spazio & Tempo

Un team internazionale di astrofisici guidati da ricercatori dell’Università Nazionale Australiana ha mostrato in che modo si forma la maggior parte dell’antimateria della Via Lattea.

Un team internazionale di astrofisici guidati da ricercatori dell’Università Nazionale Australiana ha mostrato in che modo si forma la maggior parte dell’antimateria della Via Lattea.

L’antimateria è composta dalle antiparticelle, i “doppi” delle particelle della materia ordinaria. Quando l’antimateria si incontra con la materia, si annientano rapidamente a vicenda e rilasciano una scarica di energia sotto forma di raggi gamma.

 

Da dove viene l’antimateria della Via Lattea?

Gli scienziati sanno fin dagli inizi degli anni ’70 che le parti interne della Via Lattea rappresentano una estesa fonte di raggi gamma, il che indica l’esistenza dell’antimateria. Non era però ancora stato capito l’origine di questa antimateria.
Roland Crocker e colleghi affermano di aver scoperto che la maggior parte dell’antimateria presente nella Via Lattea è stata causata da una serie di esplosioni deboli di supernove che si sono verificate per milioni di anni, ognuna dovuta alla convergenza di due nane bianche (resti ultracompatti di stelle grandi al massimo due volte il Sole).
“La nostra ricerca fornisce una nuova visione che riguarda una parte della Via Lattea in cui si trovano alcune delle stelle più antiche della nostra galassia”, ha spiegato Crocker. Il team ha inoltre escluso che il buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea e la materia oscura siano fonti di antimateria.

 

Collisione tra due stelle

L’antimateria è dunque provenuta da un sistema in cui due nane bianche formanti un sistema binario si sono scontrate tra loro: la più piccola delle stelle binarie ha ceduto la massa alla stella più grande e ha termina la sua vita come un nana bianca di elio, mentre la stella più grande è finita come una nana bianca di carbonio-ossigeno.
La nana bianca di carbonio-ossigeno ha strappato alla stella compagna l’elio e si è formata rapidamente una densa copertura che l’ha coperta, portando velocemente a una supernova termonucleare che ha poi generato antimateria. Lo studio è stato pubblicato su Nature Astronomy.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
DELLO STESSO AUTORE

© 2024 Edizioni Dedalo. Tutti i diritti riservati. P.IVA 02507120729