La glicina, un composto organico che si trova nelle proteine, è stato rilevato nell’alone che circonda la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. E’ la prima volta che una cometa che si trovano, con certezza, alcuni degli ingredienti alla base della vita.
La glicina, un composto organico che si trova nelle proteine, è stato rilevato nell’alone che circonda la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. E’ la prima volta che su una cometa si trovano, con certezza, alcuni degli ingredienti alla base della vita. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances e porta la firma di Kathrin Altwegg dell’Università di Berna.
In particolare, a offrire nuove prove in supporto della teoria secondo cui le comete potrebbe essere portatrici della vita è stato lo strumento ROSINA (Rosetta Orbiter Spectrometer for Ion and Neutral Analysis), uno degli spettrometri a bordo di Rosetta, la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea.
In precedenza, era stata confermata la presenza di oltre 140 differenti molecole nel cosiddetto mezzo interstellare, ossia quel materiale rarefatto che, nelle galassie, si trova tra i sistemi stellari, ma la presenza di un amminoacido come la glicina non era stata finora mai annunciata. Secondo Altwegg, è “la prima chiara rilevazione di glicina nella sottile atmosfera di una cometa” e, sempre stando a quanto dichiarano la scienziata e i suoi colleghi, questo studio rappresenta una forte prova per la teoria secondo cui i blocchi che costituiscono la vita potrebbero essere stati portati sul nostro Pianeta proprio dalle comete.
Oltre alla glicina, ROSINA ha trovato anche fosforo, altro componente essenziale del DNA e delle membrane cellulari, e altri materiali organici; tutte queste sostanze si sono formate prima che il Sole e i pianeti comparissero.
Il fatto che siano stati rilevati anche metilammina ed etilammina, precursori della glicina, suggerisce infine che questo composto potrebbe essersi creato direttamente nella cometa (dato che la reazione non richiede presenza di acqua liquida).
[Immagine: credit ESA]