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03 Mag 2016

Trovati tre pianeti potenzialmente abitabili a 40 anni luce dalla Terra

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Per la prima volta, un team internazionale di astronomi tra cui alcuni del MIT (Massachusetts Institute of Technology) e dell’Università di Liegi, in Belgio, ha individuato tre pianeti in orbita intorno una stella nana ultrafredda, a soli 40 anni luce dalla Terra, che potrebbero ospitare la vita. 

Per la prima volta, un team internazionale di astronomi tra cui alcuni del MIT (Massachusetts Institute of Technology) e dell’Università di Liegi, in Belgio, ha individuato tre pianeti in orbita intorno una stella nana ultrafredda a soli 40 anni luce dalla Terra (in direzione della costellazione dell’Acquario) che potrebbero ospitare la vita. Le dimensioni e le temperature di questi mondi sono paragonabili a quelle della Terra e Venere, e si tratta dei migliori obiettivi trovati finora nella ricerca della vita al di fuori del Sistema Solare. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature.

Gli scienziati hanno scoperto i pianeti utilizzando TRAPPIST (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescope) un telescopio di 60 centimetri gestito dall’Università di Liegi, con sede in Cile. TRAPPIST è stato progettato per concentrarsi su 60 stelle nane vicine molto piccole: stelle fredde così deboli che risultano invisibili ai telescopi ottici. Gli studiosi belgi hanno progettato TRAPPIST per guardare stelle nane alla lunghezze d’onda dell’infrarosso.

 

I misteri svelati all’infrarosso

Il team ha concentrato il telescopio sulla stella nana ultrafredda 2MASS J23062928-0502285, ora nota come TRAPPIST-1, una stella delle dimensioni di Giove e un ottavo delle dimensioni del nostro Sole (oltre che significativamente più fredda). Nel corso di diversi mesi a partire da settembre 2015, gli scienziati hanno visto provenire dalla stella un segnale in dissolvenza a infrarosso a intervalli quasi regolari, il che suggerisce che diversi oggetti passavano davanti a essa.

Con ulteriori osservazioni, il team ha confermato che gli oggetti erano, infatti, due pianeti con dimensioni simili a Terra e Venere. I due pianeti più interni orbitano attorno alla stella in 1,5 e 2,4 giorni e ricevono tra due e quattro volte la quantità di radiazioni che la Terra riceve dal Sole. Un terzo pianeta potrebbe orbitare attorno alla stella in una quantità di tempo compresa tra 4 e 73 giorni e ricevere meno radiazione di quanto la Terra riceve dal Sole. Per quanto riguarda le probabili temperature, i tre pianeti potrebbero avere regioni con temperature inferiori a 400 Kelvin, all’interno di un intervallo che è potenzialmente adatto per sostenere acqua liquida e la vita.

 

I vantaggi dlele stelle nane fredde

Secondo Julien de Wit, tra gli autori della ricerca, poiché il sistema è a soli 40 anni luce dalla Terra, gli scienziati saranno presto in grado di studiare le composizioni atmosferiche dei pianeti e valutare la loro abitabilità e la presenza della vita all’interno di questo sistema planetario.

Le stelle nane fredde sono deboli stelle che emettono radiazione nella banda dell’infrarosso. Poiché sono così deboli, queste piccole stelle rosse non “annegano” con luce troppo intensa un segnale del passaggio di un pianeta, e danno agli scienziati una migliore possibilità di rilevare pianeti orbitanti.

 

Il “lato giorno” e il “lato notte”

Dalle loro osservazioni, gli scienziati hanno capito che tutti e tre i pianeti sono probabilmente in rotazione sincrona, con giorno e notte che sono permanenti. I due pianeti più vicini alla stella, quindi, potrebbero avere il “lato giorno” troppo caldo e il “lato notte” troppo freddo per ospitare eventuali forme di vita. Tuttavia, secondo i ricercatori ci potrebbe essere una regione sul lato occidentale di entrambi i pianeti che riceve la luce del giorno, ma con temperature relativamente fresche, che potrebbe essere abbastanza temperata per sostenere le condizioni adatte per la vita. Il terzo pianeta, lontano dalla sua stella, potrebbe poi essere interamente all’interno di una zona di abitabilità.

 

Per saperne di più:

La strada verso gli altri mondi

 

 

[Immagine: credit ESO]

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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