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05 Dic 2016

Accordo tra ALTEC e Virgin Galactic: presto il turismo spaziale anche dall’Italia

Stefano Pisani

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L’Italia presto potrebbe avere il suo primo spazioporto per voli suborbitali. ALTEC e la Virgin Galactic hanno un protocollo di intesa per voli sperimentali suborbitali, addestramento astronauti e piloti, scopi didattici e turismo spaziale.

L’Italia presto potrebbe avere il suo primo spazioporto per voli suborbitali. ALTEC e la Virgin Galactic hanno un protocollo di intesa per voli sperimentali suborbitali, addestramento astronauti e piloti, scopi didattici e turismo spaziale.

 

Cos’è un volo suborbitale

Un volo suborbitale, per definizione, è un volo che parte da terra e raggiunge un’altitudine superiore ai cento chilometri sul livello del mare. Non è stato ancora stabilito uno standard per i voli di turismo spaziale, ossia l’altitudine minima da raggiungere richiesta per ottenere questo genere di classificazione. Molto probabilmente, in questo caso il velivolo seguirà una traiettoria verticale (o comunque molto ripida) e spegnerà i motori prima di raggiungere l’altitudine massima: da questo momento, fino a quello in cui l’atmosfera comincerà a rallentare l’accelerazione verso il basso, i passeggeri potranno provare la sensazione di assenza di peso.

 

L’accordo con la Virgin

La Virgin Galactic, azienda aerospaziale americana creata da Sir Richard Branson nel 2005, ha stretto un accordo con l’ALTEC di Torino, una partecipata che vede la collaborazione tra Thales Alenia Space e l’Agenzia Spaziale Italiana. Il protocollo prevede la creazione di uno “spazioporto” (probabilmente a partire da un aeroporto esistente) e i primi turisti spaziali potrebbero partire già nell’arco di un paio d’anni. Lo spazioporto sarà probabilmente scelto tra questi quattro siti: l’aeroporto di Decimomannu, Cagliari, la base di San Giusto a Pisa, Dal Molin a Vicenza o quella di Grottaglie, Taranto.

 

Turismo spaziale: come sarà (e quanto costerà) il primo “spazioplano”

Molto probabilmente si tratterà dello SpaceShipTwo e sarà in grado di trasportare 8 persone (2 membri dell’equipaggio e 6 turisti). Il viaggio si articolerà probabilmente in due fasi: prima lo SpaceShipTwo sarà portato a una quota di 15 chilometri grazie al traino dell’aereo vettore WhiteKnightTwo, poi la navetta sarà sganciata e andrà a compiere il vero e proprio volo suborbitale. Il prezzo del biglietto non sarà dei più abbordabili: circa 235mila euro.

 

Ricerca scientifica e volo suborbitale

“Questa innovativa cooperazione rappresenta un riconoscimento della lunga tradizione e dei successi dell’Italia in campo spaziale e pone le basi per un nuovo approccio commerciale per la ricerca in microgravità e per l’addestramento degli astronauti. L’Italia è all’avanguardia nella nuova ‘space economy’ che renderà lo spazio accessibile ad una sempre maggior quantità di persone” ha dichiarato Roberto Battiston, Presidente dell’ASI. L’accordo tra ALTEC e Virgin Galactic rappresenta infatti anche un’ottima occasione per effettuare esperimenti – anche logistici – a gravità zero e in microgravità, e non a caso ALTEC è un’eccellenza italiana per la fornitura di servizi ingegneristici e logistici a supporto della Stazione Spaziale Internazionale e della realizzazione delle missioni di esplorazione planetaria.

Stefano Pisani
Stefano Pisani
Laureato in matematica, è giornalista scientifico freelance, comunicatore scientifico e autore umoristico. 
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