Cosa sono i modelli e a cosa servono nell’ambito della ricerca scientifica? Scopriamolo insieme leggendo un paragrafo del libro “Facciamo due conti” di Göran Grimvall, pubblicato da edizioni Dedalo.
Cosa sono i modelli e a cosa servono nell’ambito della ricerca scientifica? Scopriamolo insieme leggendo un paragrafo del libro “Facciamo due conti” di Göran Grimvall, pubblicato da edizioni Dedalo.
Un aspetto importante dell’educazione scientifica superiore è insegnare agli studenti a semplificare problemi complessi e a concentrarsi solo sugli aspetti essenziali. Chi non ha familiarità con questo modo di pensare potrebbe ritenere alcune di queste semplificazioni irrealistiche, se non del tutto ridicole. Come potrebbe mai venire in mente a uno scienziato di modellizzare un topo come una sfera? E possiamo fidarci di un’analisi sulle prestazioni delle mazze da golf nella quale si trascurano sia il contributo del giocatore sia il fatto che la mazza abbia un manico, e si considera solo l’interazione tra la testa della mazza da golf e la pallina? Dipende dallo scopo dell’analisi.
Se cercassimo la dose ottimale di radiazioni per il trattamento ospedaliero di un tumore, dovremmo tener conto di ogni aspetto in qualche modo rilevante e cercare di costruire un modello il più possibile accurato. In altri casi, lo scopo del modello potrebbe essere solo capire i meccanismi alla base di un certo fenomeno, come nei nostri esempi sul perché una festa diventi rumorosa, o se una pianta possa cedere sotto il suo peso. Qui, una descrizione sommaria è sufficiente. Il fenomeno della temperatura percepita si colloca grossomodo a metà tra questi due estremi: non è necessario, né tantomeno possibile, modellizzare in dettaglio il rischio di soffrire dei sintomi di congelamento, tuttavia le previsioni devono essere abbastanza accurate da essere una guida per il grande pubblico.
Oggi la maggior parte dei modelli è costruita al computer. Nel modello vengono immessi dei dati in ingresso e si ottiene in uscita un certo risultato; quel che avviene nel mezzo può essere un mistero persino per chi quel modello l’ha costruito, magari utilizzando del codice scritto da qualcun altro. È una situazione rischiosa. Il modello potrebbe risultare molto preciso, ma allo stesso tempo essere troppo sensibile rispetto a piccole variazioni dei parametri sui quali poggia. A meno che non si tratti di un problema di routine, chi ha una certa esperienza nel risolvere problemi controlla anzitutto che i risultati forniti dal modello siano compatibili in modo ragionevole con quelli ottenuti a partire da un modello più semplice, che permetta di compiere i calcoli relativi con carta e penna, e con l’ausilio di una semplice calcolatrice tascabile.
Infine, a prescindere dalla sua complessità, bisogna sempre ricordare che si tratta solo di un modello, magari di un ottimo modello, ma che non rappresenta la realtà nella sua interezza.