Una conversazione tra la signora delle comete, Amalia Ercole Finzi, e Tommaso Tirelli, autore di un libro a lei dedicato e suo genero: è l’evento, organizzato in collaborazione con Edizioni Dedalo, “Amalia Ercoli Finzi: la signora delle comete – Vita domestica di una scienziata ribelle” che avrà luogo il primo novembre, nell’ambito del Festival della Scienza di Genova (25 ottobre – 4 novembre 2018).
Una conversazione tra la signora delle comete, Amalia Ercole Finzi, e Tommaso Tirelli, autore di un libro a lei dedicato e suo genero: è l’evento, organizzato in collaborazione con Edizioni Dedalo, “Amalia Ercoli Finzi: la signora delle comete – Vita domestica di una scienziata ribelle” che avrà luogo il primo novembre, nell’ambito del Festival della Scienza di Genova (25 ottobre – 4 novembre 2018).
Com’è la vita quotidiana di una donna di scienza? Quali sono le sfide tecnologiche e umane che affronta sul lavoro? E a casa? Amalia Ercoli Finzi dialoga “in famiglia” con suo genero, Tommaso Tirelli, autore del romanzo La signora delle comete, la cui protagonista è proprio ispirata alla temibile quanto amabile suocera. Da un punto di vista privilegiato ma sufficientemente distaccato, l’autore intervista la mamma della missione spaziale Rosetta sulle opportunità e le difficoltà incontrate lungo il percorso personale e professionale, tracciando un parallelo tra il personaggio di fantasia del libro e la minuta e al contempo grande scienziata. Per la prima donna laureata in ingegneria aeronautica in Italia non è certo stato facile “conquistare lo spazio”, ritenuto naturalmente appannaggio dei soli uomini: il mondo della tecnologia, delle macchine, dei numeri. Un esempio di successo, rivolto in particolare alle ragazze delle discipline STEM che oggi spingono al cambiamento. La ricetta per diventare la “signora delle comete” comprende una dose di duro lavoro, una passione singolare, una determinazione disarmante e un pizzico di fortuna. Fin da bambina ha avuto un profondo amore per il “fare”, l’imparare a fare, l’imparare a scoprire. L’approccio ingegneristico adottato anche nella gestione della vita casalinga, con tempi e metodi stabiliti, in una famiglia che conta ben 5 figli e un marito, non ha forse ingranato al meglio, ma si tratta probabilmente del progetto più difficile da gestire. Un successo incontestabile è stato invece il contributo di Amalia alla missione Rosetta: grattando il dorso di una cometa lontana 500 milioni di chilometri dalla Terra con una trivella da lei progettata, ha portato ad un punto di svolta nella ricerca dei mattoni della vita nel Sistema solare.
L’incontro si svolgerà presso il Palazzo Ducale di Genova, nella Sala del Minor Consiglio, il primo novembre a partire dalle ore 11:00.
In questo link troverete maggiori informazioni.
Credits immagine di copertina: Festival della Scienza di Genova (CC BY-SA 2.0)