Nel mondo della musica, in ambito professionale come in quello amatoriale, si sente spesso parlare di orecchio assoluto come di una capacità quasi leggendaria. Cosa significa averlo? È innato o si può allenare? È veramente fondamentale per essere un bravo musicista?
Nel mondo della musica, in ambito professionale come in quello amatoriale, si sente spesso parlare di orecchio assoluto come di una capacità quasi leggendaria. Cosa significa averlo? È innato o si può allenare? È veramente fondamentale per essere un bravo musicista?
Cos’è l’orecchio assoluto?
I suoni possono essere descritti tramite i seguenti parametri:
- l’altezza, ossia la frequenza dell’onda sonora;
- l’intensità, dipendente dall’ampiezza della vibrazione;
- il timbro, quello che potrebbe essere definito la voce dello strumento. Per comprendere meglio questo concetto, ecco un esempio: distinguere a occhi chiusi una stessa nota suonata da un violino o da un pianoforte è analogo al discernere una stessa parola pronunciata da un uomo o da una donna;
- la durata, l’intervallo di tempo in cui le onde sonore sono emesse.
Possedere l’orecchio assoluto significa riuscire a riconoscere l’altezza di una nota suonata singolarmente, senza riferimenti esterni. Nel momento in cui si prova a individuare una seconda nota partendo dall’ascolto della prima, parleremo di orecchio relativo.
Tanto esercizio o questione di geni?
Molti insegnanti di musica sostengono che sia più importante avere orecchio relativo perché suonare significa combinare note per creare melodie. La comprensione e l’identificazione della relazione tra le note stesse diviene, quindi, maggiormente desiderabile rispetto alla percezione esatta di un singolo suono. L’orecchio assoluto è, però, una capacità che ha incuriosito anche la scienza, la quale ha tentato di spiegarne le cause. Nel corso degli anni i ricercatori hanno scoperto che effettivamente vi è una componente genetica ma che molto dipende anche da fattori ambientali. Inoltre sembra che nei paesi asiatici vi sia una più alta percentuale di musicisti con questo talento. In Cina, in Giappone e in Vietnam si parlano lingue tonali: linguaggi in cui l’intonazione influenza il significato delle parole. Le popolazioni provenienti da queste aree del mondo risultano quindi molto più allenate nel riconoscimento di suoni.
Un piccolo test
Siete curiosi di sapere se anche voi avete l’orecchio assoluto? In questo link troverete un test che potrà servire anche da allenamento per le vostre capacità musicali.
Se amate la musica e desiderate approfondire il suo legame con le scienze, non vi resta che comprare e leggere il libro di Philip Ball “L’istinto musicale”.