Individuato un gene termosensorio, ossia sensibile alla temperatura, che potrebbe essere responsabile dei cambiamenti di comportamento in differenti condizioni climatiche.
Individuato un gene termosensorio, ossia sensibile alla temperatura, che potrebbe essere responsabile dei cambiamenti di comportamento in differenti condizioni climatiche. La ricerca degli scienziati del Dipartimento di Genetica dell’Università di Leicester è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Gli studiosi hanno cercato di capire come l’orologio biologico può essere condizionato dall’ambiente esterno esaminano il moscerino della frutta (Drosofila melanogaster), che presenta un ciclo biologico di 24 ore ed è usato spesso come organismo modello per studi sui ritmi umani.
Come molti uomini, il moscerino fa una siesta durante i pomeriggi più caldi, comportandosi così però solo in condizioni artificiali di laboratorio. Durante i pomeriggi estivi, infatti, in un ambiente naturale, il moscerino risulta estremamente dinamico. Questa sua iperattività, si legge nel nuovo studio, è controllata dal gene chiamato TrpA1, che agisce come un termosensore e causa cambiamenti comportamentali indotti dall’ambiente. “Il gene TrpA1 è espresso nella parte del cervello che ospita l’orologio biologico del moscerino. Quando abbiamo eliminato la sua espressione dai neuroni, è scomparso anche il dinamismo pomeridiano” ha spiegato Bambos Kyriacou, tra gli autori della ricerca.
I ritmi circadiani toccano praticamente ogni aspetto del comportamento e della fisiologia di ogni organismo terrestre, umani inclusi. Quando l’orologio umano diventa non sincronizzato con i ritmi circadiani, come per esempio nei lavoratori notturni, possono insorgere una serie di problemi di salute come l’obesità, le disfunzioni cardiovascolari e perfino qualche forma di cancro.