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11 Ott 2017

Le donne sono più generose degli uomini?

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Quando si compiono gesti altruisti, il cervello degli uomini reagisce in modo diverso rispetto a quello delle donne, in particolare per quanto riguarda la produzione di dopamina.

Quando si compiono gesti altruisti, il cervello degli uomini reagisce in modo diverso rispetto a quello delle donne, in particolare per quanto riguarda la produzione di dopamina. I risultati del nuovo studio dell’Università di Zurigo potrebbero servire anche a valutare la validità delle nostre categorizzazioni circa il significato di “maschile” e “femminile”.

Gli scienziati hanno cercato di capire con alcuni esperimenti se le differenze nella chimica del nostro cervello siano in grado di spiegare il fenomeno della “generosità”. A questo scopo, in un gruppo di volontari sono stati parzialmente inibiti i recettori della dopamina, un neurotrasmettitore responsabile di molte attività cerebrali, anche quelle connesse al piacere e alla ricompensa: quella sensazione di benessere che si prova dopo aver raggiunto un obiettivo o dopo aver ricevuto una lode si deve in parte alla mediazione di questa sostanza chimica. Il gruppo di volontari era costituito da 28 maschi e 27 donne.

 

Il ruolo della dopamina

I volontari sono stati divisi con casualità in due gruppi prima di ricevere un bloccante della dopamina (chiamato amisulpride) o un placebo. Poi sono stati assegnati due compiti. Nel primo dovevano scegliere tra una ricompensa di alcuni franchi svizzeri da tenere per sé o una ricompensa più piccola, da dividere con uno del gruppo o con qualcuno che era uno sconosciuto. Nel secondo esperimento, che serviva per controllo, al partecipante veniva chiesto di scegliere tra una piccola ricompensa ora oppure una ricompensa più grande tra 90 giorni.

 

Donne leggermente più generose

I risultati, come si legge sulla rivista Nature Human Behaviour, hanno mostrato che le donne con dopamina bloccata sceglievano di dividere il loro premio nel 45 per cento dei casi, contro il 44 per cento degli uomini. Al di là di questa valutazione statistica, fanno notare gli scienziati, non è chiaro se queste differenze comportamentali potrebbero emergere da variazioni presenti nei cromosomi o se sono frutto di un comportamento appreso formatosi in decenni di condizionamento sociale.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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