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03 Dic 2014

Le scimmie non sono sensibili a marche costose

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La seduzione del marchio non riguarda le scimmie. A differenza degli esseri umani, infatti, sembra che le scimmie cappuccine non preferiscano qualcosa solo perché costa di più.

La seduzione del marchio non riguarda le scimmie. A differenza degli esseri umani, infatti, sembra che le scimmie cappuccine non preferiscano qualcosa solo perché costa di più. Lo studio pubblicato su Frontiers in Psychology proviene da un gruppo di ricercatori dell’Università di Yale che ha valutato se le scimmie presentino una tendenza umana comune ossia quella di confondere il prezzo di un bene con la sua qualità. Precedenti studi hanno dimostrato che gli esseri umani ritengono, per esempio, che un vino etichettato con un prezzo costoso abbia un sapore migliore rispetto allo stesso vino servito con prezzo più conveniente. In altri studi, poi, un antidolorifico sembrava funzionare meglio quando il paziente lo pagava di più. Laurie Santos e colleghi hanno dunque pianificato una serie di quattro esperimenti per verificare se le scimmie cappuccine (Cebus apella) preferivano, a parità di oggetti, quelli più costosi. Gli animali erano stati in precedenza addestrati a comprendere e riconoscere le differenze di prezzo tra vari prodotti alimentari. Quando i ricercatori hanno testato se le scimmie cappuccine gradivano maggiormente il gusto dei prodotti più costosi, sono stati sorpresi di scoprire che questo non accadeva. Le scimmie non cascavano nell’illusione del brand.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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