La vita sulla Terra potrebbe essere nata dall’RNA e solo successivamente comparvero forma di vita basate sul DNA.
Una delle ipotesi sulle origini della vita sulla Terra fu formulata nel 1986 dal premio Nobel Walter Gilbert. Il cosiddetto “Mondo a RNA“ avrebbe preso il via proprio a partire dall’acido ribonucleico e dai suoi quattro mattoni fondamentali: adenina, guanina, uracile e citosina. Solo successivamente sarebbero comparse forme di vita basate sul DNA. Una congettura, questa, che nel corso degli anni in tanti hanno cercato di dimostrare sperimentalmente, con tutte le difficoltà del caso: si doveva infatti provare che nella Terra dei primordi sussistessero condizioni tali da generare questi quattro componenti di base.
Nel 2009, un gruppo di biochimici dell’Università di Cambridge si è avvicinato all’obiettivo, ed è riuscito a ottenere da sostanze chimiche molto semplici l’uracile e la citosina. Oggi, come si legge sulla rivista Science, Thomas Carell e colleghi dell’Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera hanno ricavato adenina e guanina, utilizzando dei composti, come amminopirimidine, i cui precursori sembrano non così rari nell’Universo, dato che sono stati rinvenuti anche sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (quella seguita dalla missione Rosetta).
Si tratta di un passo avanti decisivo nella dimostrazione della validità dell’ “ipotesi del mondo a RNA” che è stata finora messa in discussione da una larga parte della comunità scientifica. Ora, la prossima tappa sarà dimostrare che, sulla Terra di miliardi di anni fa, questi quattro mattoni fondamentali potrebbero effettivamente essersi uniti fino a formare un filamento completo di RNA.
[Immagine: credit NASA]