Ritrovati in Marocco i più antichi resti fossili finora scoperti di Homo sapiens. Risalirebbero a 300 mila anni fa e quindi sarebbero 100 mila anni più vecchi di quelli che finora detenevano il primato.
Ritrovati in Marocco i più antichi resti fossili finora scoperti di Homo sapiens. Risalirebbero a 300 mila anni fa e quindi sarebbero 100 mila anni più vecchi di quelli che finora detenevano il primato.
Come si legge sulla rivista Nature, il rinvenimento è stato effettuato nel sito di Jebel Irhoud. Si tratta della prima volta che un fossile di questo tipo viene scoperto in Nord Africa; resti simili a questi erano stati finora trovati in Africa orientale o meridionale. Nell’area del Marocco, invece, erano state trovate altre ossa di questo genere, durante gli anni Sessanta, ma risalivano ma a soli 40 mila anni fa. Poi, nel 2004, sono stati rinvenuti questi nuovi fossili e gli archeologi hanno impiegato anni prima di scoprire con le moderne tecniche che la loro età fosse di 300 mila anni.
Cinque individui
Il fossile include parti di teschio e mandibola appartenuti a cinque individui diversi: tre giovani adulti, un adolescente e un bambino di, si stima, 8 anni. Nelle vicinanze stati poi ritrovati anche strumenti in pietra, ossa di animali e tracce di un fuoco. Questa scoperta suggerisce che alcuni elementi della nostra anatomia attuale, come per esempio la dentatura, si siano sviluppati molto prima del previsto.
Momento chiave nell’evoluzione
Gli esperti sottolineano soprattutto l’importanza della “fotografia” evolutiva che questi resti ci forniscono. Le caratteristiche facciali, infatti, sono simili a quelle dell’uomo moderno ma il cervello ha una forma molto allungata e possiede caratteristiche arcaiche che appartenevano ai primi umani.
Questo incremente le prove a sostegno del fatto che l’uomo moderno si è separato dai Neanderthal e dai Denisovani circa 500 mila anni fa. prima di questa scoperta, si pensava che i primi uomini moderni si fossero evoluti circa 200 mila anni fa, dall’Africa, e che fossero molto simili agli uomi attuali. “Le nostre analisi ci hanno persuaso che questi fossili rappresentino le radici della nostra specie, il più antico Homo sapiens mai trovato in Africa o altrove” ha dichiarato Jean-Jacques Hublin, prima firma dell’articolo, paleoantropologo del Max Planck Institute for Evolutionaty Anthropology.
[Immagine: credit J. Hublin]