Gli animali si sono diffusi “in ritardo” sulla Terra forse perché sul nostro Pianeta, miliardi di anni fa, non c’era poi così tanto ossigeno come si pensava.
Gli animali hanno cominciato a diffondersi e prosperare sulla Terra alla fine del periodo Proterozoico, circa 800 milioni di anni fa. Sul Pianeta, tuttavia, c’era sufficiente ossigeno per la loro comparsa già da miliardi di anni e finora gli scienziati non erano riusciti a capire come mai non si fossero già sviluppati da tempo. In uno studio pubblicato su Science, Noah Planavsky e colleghi dell’Università di Yale sembrano aver trovato la risposta. I livelli di ossigeno sulla Terra, durante il periodo precedente il tardo Proterozoico, erano pari a solo lo 0,1 per cento di quelli attuali. In altre parole, l’atmosfera terrestre non avrebbe potuto sostenere una varietà di creature, indipendentemente dai progressi genetici che erano pronti a verificarsi.
Gli studiosi hanno analizzando isotopi di cromo contenuti in antichi sedimenti provenienti da Cina, Australia, Canada e Stati Uniti. Il cromo si trova nella crosta continentale terrestre e la sua ossidazione è direttamente legata alla presenza di ossigeno libero nell’atmosfera. Precedenti stime collocavano il livello di ossigeno in epoca pre-animale al 40 per cento di quello attuale, lasciando aperta la possibilità che l’ossigeno fosse già abbastanza abbondante per sostenere la vita animale. Secondo il nuovo studio, invece, c’era molto meno ossigeno: i livelli dell’atmosfera, all’epoca, erano invece molto dinamici con la possibilità di picchi occasionali.
[in foto, Planavsky e un collega durante le ricerche condotte per lo studio, credit: Yale University]