I Neanderthal vivevano in piccole comunità isolate formate da pochi individui e avevano geni, legati alla salute e al metabolismo, diversi da quelli dell’uomo moderno
Un nuovo studio genetico ha rivelato che gli uomini di Neanderthal vivevano in piccoli, isolati gruppi di popolazione. I nostri antichi cugini erano inoltre mancanti di alcuni geni che sono stati associati ad alcuni tratti specifici del nostro comportamento. A quanto compare sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, infatti, i geni a cui vengono fatti risalire alcuni tratti tipici dell’uomo moderno, come l’aggressività e l’iperattività, non erano ravvisabili nei Neanderthal, che non avevano anche quelle regioni del Dna legate a sindromi come quella autistica. Lo studio si deve a Svante Paabo e ai suoi colleghi del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology. L’indagine genetica ha anche svelato che, tra un milione e 500mila anni fa, si è verificato un declino del numero dei Neanderthal, con una popolazione generale che si è ristretta. Gli Studiosi hanno analizzato i geni di due antichi Neanderthal di origine spagnola e croata, e hanno messo a confronto i risultati delle indagini con quelle relative al patrimonio genetico di un terzo Neanderthal che visse in Siberia, e con quelli relativi allo studio del genoma di molti uomini moderni. Gli scienziati hanno concluso che, ai giorni d’oggi, abbiamo geni legati alla salute cardiaca e al metabolismo in generale che erano assenti nei Neanderthal e, in aggiunta, presentiamo nel nostro Dna geni differenti legati al colore dei capelli e della pelle.