Il gomphoterium, un antenato dell’elefante che si riteneva scomparso dal Nord America prima che l’uomo ci arrivasse potrebbe invece aver vagato nel continente più a lungo di quanto si ritenesse, ed essere stato probabilmente preda di alcuni dei primi esseri umani arrivati nella regione.
Un antenato dell’elefante che si riteneva scomparso dal Nord America prima che l’uomo ci arrivasse potrebbe invece aver vagato nel continente più a lungo di quanto si ritenesse, ed essere stato probabilmente preda di alcuni dei primi esseri umani arrivati nella regione. A dirlo, uno studio compiuto da alcuni ricercatori della University of Arizona e pubblicato sulla rivista Pnas.
Gli archeologi hanno infatti scoperto alcuni manufatti della cultura preistorica Clovis mescolati con ossa di due gomphotherium – un antico antenato dell’elefante – in un sito archeologico che si trova nel nord-ovest del Messico. La scoperta suggerisce che i Clovis, il primo gruppo diffuso di cacciatori-raccoglitori ad abitare in Nord America, hanno probabilmente catturato e mangiato alcuni esemplari di questo animale preistorico. I membri della cultura Clovis erano già conosciuti come cacciatori di mammut e mastodonti, i ‘cugini’ del gomphoterium.
“E’ la prima volta che viene documentato un legame tra gli uomini e questi animali in America del Nord”, spiega l’archeologo Vance Holliday, co-autore dello studio. “Questo è il primo gomphotherium archeologico rinvenuto in quest’area”. Holliday e colleghi di Stati Uniti e Messico hanno iniziato a portare alla luce i resti scheletrici di due giovani gomphotherium nel 2007, dopo che alcuni allevatori hanno avvisato le ossa nel nord-ovest di Sonora, Messico.
[in foto: immagine di Joaquin Arroyo-Cabrales/Instituto Nacional de Antropología e Historia]