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24 Ott 2016

Scoperto bunker segreto di Hitler nell’Artico

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Oltre sett’antanni dopo il suo abbandono, il bunker nazista segreto di Adolf Hitler in Artico è stato finalmente ritrovato. Due scienziati russi hanno scoperto lo ‘Schatzgraber’ (‘cacciatore di tesori’), come veniva chiamato, costruito nel 1942.

Oltre sett’antanni dopo il suo abbandono, il bunker nazista segreto di Adolf Hitler in Artico è stato finalmente ritrovato. Due scienziati russi hanno scoperto lo ‘Schatzgraber’ (‘cacciatore di tesori’), come veniva chiamato, costruito nel 1942.

 

Abbadonata per infezione da carne di orso

La base è stata costruita solo un anno dopo l’invasione della Russia da parte di Hitler. A quanto si sa, all’epoca gli scienziati della Germania nazista avevano abbandonato la base con un sommergibile U-boot dopo che avevano mangiato carne infetta di orso polare. A quel tempo, si vociferava infatti che la carne di orso polare fosse andata a male e avesse successivamente infettato gli uomini di Hitler che lavoravano nel bunker. Secondo alcuni, invece, qualcuno aveva deliberatamente avvelenato la carne nel tentativo di uccidere gli scienziati del Terzo Reich. Tuttavia, in realtà, sembra che la carne fosse stata effettivamente infettato da un parassita, un nematode chiamato Trichinella, che colpì gli scienziati dopo averla consumata.

 

 

Rapporti meteorologici per operazioni militari

Ora, oltre sette decenni dopo, il team di scienziati russi ha scoperto la base, ritrovandovi proiettili, frammenti di tende e oggetti personali, la maggior parte dei quali contrassegnati con il simbolo nazista della svastica. Sono stati poi rinvenuti anche documenti cartacei, in buono stato di conservazione a causa delle avverse condizioni atmosferiche dell’Artico. Gli scienziati stavano esplorando un’isola, la Terra di Alessandra che fa parte dell’arcipelago della Terra di Francesco Giuseppe, nell’Oceano Artico, quando hanno notato numerosi reperti, tra cui taniche di benzina abbandonate  e documenti cartacei tra le rovine di un bunker. “Sono stati raccolti circa 500 reperti che comprendono munizioni ed equipaggiamento militare, oggetti di uso quotidiano, effetti personali e frammenti di apparecchiature meteorologiche” ha spiegato Yulia Petrova, del Parco Nazionale Artico Russo.

Durante la seconda guerra mondiale, il bunker sull’isola ha prodotto rapporti meteorologici che servivano come riferimento per la pianificazione dei trasporti nell’estremo nord e delle operazioni militari.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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