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30 Mar 2017

Scoperto tirannosauro con la faccia da… coccodrillo

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Gli scienziati hanno individuato una nuova specie di tirannosauro: il Daspletosaurus horneri. Un dinosauro con ossa facciali molto particolari che suggeriscono che il suo volto fosse coperto da uno strato protettivo squamoso con un alto grado di sensibilità tattile, simile a quello dei coccodrilli.

Gli scienziati hanno individuato una nuova specie di tirannosauro: il Daspletosaurus horneri. Un dinosauro con ossa facciali molto particolari che suggeriscono che il suo volto fosse coperto da uno strato protettivo squamoso con un alto grado di sensibilità tattile, simile a quello dei coccodrilli.

Thomas Carr e colleghi del Carthage College di Kenosha, Wisconsin, hanno documentato l’individuazione di questa nuova specie di tirannosauro del tardo Cretaceo. Il dinosauro viveva tra i 100 e i 66 milioni di anni fa nell’area che corrisponde al Montana e si stima che Daspletosaurus horneri fosse lungo circa nove metri e alto 2,2 metri.

 

Squame piatte sul volto

Esaminando la topografia delle ossa facciali, gli autori hanno tentato di valutare il tipo di tessuto molle che potrebbe aver ricoperto il volto di D. horneri. Gli scienziati, come si legge su Scientific Reports, hanno scoperto che la consistenza sottocutaneo era grossolana e hanno mostrato la presenza di diversi tipi di “texture”. Al fine di individuare il tessuto che ha prodotto questa superficie, gli autori hanno confrontato i loro risultati con le caratteristiche dei coccodrilli e di cinque specie di uccelli e hanno suggerito che il volto di questi tirannosauri fosse coperto di squame piatte.

 

Un volto “tattile”

Data la disposizione e la densità dei forami (fori nell’osso attraverso i quali passano nervi e vasi sanguigni) quasi identiche a quelle dei coccodrilli, gli studiosi hanno dedotto che questi tirannosauridi possedevano organi sensoriali tegumentari che trasmettevano informazioni sensoriali dalla pelle del viso, come accade nei coccodrilli. Le affinità con i coccodrilli suggeriscono inoltre che questo sistema tattile altamente sensibile possa aver contribuito alla capacità di questi tirannosauridi di catturare le prede, oltre all’abilità nell’identificazione degli oggetti e nella manipolazione.

 

[Immagine: credit Dino Pulerà]

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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