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03 Mar 2015

L’automobile elettrica digitale di Apple

Paolo Magaudda

Paolo Magaudda
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Pare proprio che i progetti a medio termine di Apple riguardino una rilevante espansione del proprio settore di attività, ben al di là di telefoni e computer. Infatti, secondo un annuncio dell’agenzia Bloomberg, sembra che il progetto per la costruzione di un automobile a energia elettrica digitale targata Apple stia oramai entrando in una fase operativa. Le prime indiscrezioni lasciano intravedere come possibile data di presentazione del nuovo prodotto il 2020. Ma è veramente plausibile che la più importante azienda al mondo di dispositivi digitali si cimenti nella costruzione di un’automobile elettrica destinata ai consumatori? 

Pare proprio che i progetti a medio termine di Apple riguardino una rilevante espansione del proprio settore di attività, ben al di là di telefoni e computer. Infatti, secondo un annuncio dell’agenzia Bloomberg, sembra che il progetto per la costruzione di un automobile a energia elettrica digitale targata Apple stia oramai entrando in una fase operativa. Le prime indiscrezioni lasciano intravedere come possibile data di presentazione del nuovo prodotto il 2020. Ma è veramente plausibile che la più importante azienda al mondo di dispositivi digitali si cimenti nella costruzione di un’automobile elettrica destinata ai consumatori? 

 

Sulla scia dell’auto robot di Google

Certamente Apple non è la prima azienda del mondo dei media digitali che si concentra sul mondo dell’automobile. È noto che ormai da alcuni anni il rivale diretto di Apple, Google, sta sviluppando il progetto di un’auto non solamente elettrica, ma che funziona senza un guidatore umano: si tratta della Google Self-Driving Car. Già dal 2012 alcuni prototipi di automobili senza guidatore di Google vengono testati nelle strade del Nevada, della Florida e della California, stati che peraltro hanno già regolamentato le self-driving-car proprio su pressione del colosso di Mountain View.

 

Intanto arriverà il CarPlay

Non dobbiamo peraltro dimenticare che la sfida alla conquista dell’auto digitale è un terreno di scontro già aperto tra Apple e Google, e riguarda per ora l’integrazione di dispositivi e software digitali all’interno delle autovetture. L’anno scorso Apple ha presentato al salone dell’auto di Ginevra la versione definitiva di CarPlay, un software e uno standard di comunicazione che permette di integrare software e sistemi digitali di Apple all’interno dei sistemi multimediali delle auto comuni. Le prime case automobilistiche ad adottare questo sistema pare saranno Ferrari, Mercedes-Benz e Volvo. Ma la concorrenza incalza, perché anche Google ha presentato il suo software alternativo, l’Android Auto.

 

La concorrenza elettrica: l’auto di Tesla

Del resto, le auto completamente elettriche sono già in commercio da alcuni anni e la più avanzata (e costosa) di questa categoria è senza dubbio la Tesla, prodotta dal 2012 dall’omonima azienda californiana che prende il nome dal noto inventore che sviluppò la corrente alternata. L’azienda Tesla condivide con Apple non solo l’origine geografica ma anche lo spirito innovatore necessario per sfidare la tradizionale industria automobilistica. Infatti, all’inizio del 2014, dopo aver provato ad acquisire la stessa Tesla, Apple ha deciso di procedere in autonomia, assumendo ingegneri ed esperti precedentemente impiegati dalla Tesla e da altre grandi aziende dell’auto, come Ford e General Motors. La concorrenza inizia con il furto dei migliori ingegneri provenienti dalle altre aziende.

 

Dagli smartphone alle auto… e poi?

Insomma, il passaggio dagli smartphone alle auto non è un salto da poco, ma Apple pare determinata a proseguire in questa direzione, forte anche del recente record in termini di capitalizzazione: a febbraio Apple è stata l’azienda con la maggior capitalizzazione al mondo, con circa 770 miliardi di dollari (la maggior azienda di Auto, la Toyota, capitalizza  meno di un terzo). Di fatto si tratta dell’ennesima espansione degli interessi della più importante e più ricca corporation dei media digitali in un altro settore delle tecnologie di consumo. Chissà cosa ci riserva ancora il futuro.

Paolo Magaudda
Paolo Magaudda
Sociologo dell'Università di Padova, dove si occupa del rapporto tra tecnoscienza, cultura e società, ed è segretario nazionale di STS Italia, la società scientifica che promuove lo studio sociale della scienza e della tecnologia.
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