La criptozoologia insegue yeti, chupacabras o, peggio ancora, presunti alieni? Niente di tutto questo. Cominciamo a sgombrare il campo dagli equivoci: la criptozoologia, in sintesi, si occupa di studiare gli animali prima che vengano ufficialmente descritti dalla zoologia.
La criptozoologia insegue yeti, chupacabras o, peggio ancora, presunti alieni? Niente di tutto questo. Cominciamo a sgombrare il campo dagli equivoci: la criptozoologia, in sintesi, si occupa di studiare gli animali prima che vengano ufficialmente descritti dalla zoologia.
Uno strano “mostro” delle foreste: il gorilla
Per gli studiosi seri di questa affascinante materia, ad esempio quelli della Società Italiana di Criptozoologia, la ricerca ossessiva di leggende metropolitane non è certo l’obiettivo primario. Il termine “criptozoologia” significa letteralmente “discorso sugli animali nascosti“. Per esempio… il gorilla, prima che venisse ufficialmente scoperto. Quando gli europei iniziarono a esplorare le foreste dell’Africa, infatti, le tribù locali raccontavano dell’esistenza di una strana creatura dei boschi, il cui nome fu tradotto più o meno in “ogre” (orco) dagli europei di lingua inglese. Questa creatura veniva descritta, appunto, come gli orchi delle favole: grande, muscolosa e coperta di pelo nero. In seguito a segnalazioni di questo tipo, e alla curiosità che suscitavano queste dicerie – ben più che leggende, dato che la presenza di queste creature era cosa fin troppo nota agli indigeni – fu scoperto il gorilla.
Darwin, il primo criptozoologo?
I criptozoologi investigano leggende e miti. Molte leggende hanno ben più che un fondo di verità, come il mitico Kraken, che esiste con più di un genere di calamari giganti. Ma non ci si limita a quello: un criptozoologo deve essere esperto in moltissime discipline scientifiche perché anche da tracce all’apparenza poco utili si può postulare l’esistenza di un organismo. Così fece Charles Darwin quando ipotizzò l’esistenza di una falena semplicemente guardando la struttura di un’orchidea (la Angraecum sesquipedale, in foto). Solo quaranta anni dopo le sue conclusioni (nel frattempo Darwin era morto) gli studiosi trovarono davvero una falena come quella ipotizzata dal grande naturalista inglese. Questa è la criptozoologia: lo studio serio di tracce e di indizi, una lunga investigazione che deve obbligatoriamente tener conto anche di miti e leggende ma che non si occupa di ciò che non può esistere (almeno non secondo le scienze come le conosciamo oggi). Ed è di questo che si occuperà questa rubrica, ricordando sempre che le prime due necessarie qualità di ogni serio studioso della Natura sono una mente aperta e priva di preconcetti e, soprattutto, una grande curiosità.
Benvenuti nel mondo della criptozoologia e del mito.