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21 Giu 2023

I ragni più letali al mondo

Marco Signore

Marco Signore
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La famiglia degli Atracidae include tre generi noti come funnel-web spiders (ragni dei cunicoli, o ragni dalla ragnatela a imbuto); autoctoni dell’Australia, godono di un triste primato: sono infatti i ragni col veleno più potente del mondo.

Data la loro letalità, sono anche molto studiati per ragioni mediche, e i decessi da loro causati sono praticamente ridotti a zero solo da quando i medici hanno sviluppato antidoti efficaci.

 

Veleni umorali

Tuttavia, gli studi continuano: veleni così potenti hanno molto spazio nella farmacologia, e di recente un gruppo di studiosi australiani ha fatto una scoperta singolare. Nella specie Hadronyche valida il veleno sembra cambiare composizione in base alle condizioni fisiologiche dell’animale.

Di fatto, l’uso del veleno da parte degli animali è un fattore che viene in genere banalizzato dal pubblico, ma che in realtà copre una vasta gamma di aspetti fisiologici e comportamentali, e sono proprio questi ultimi i “controllori” principali del veleno. Questo, infatti, non è una merce a buon mercato: produrre veleno del tipo richiesto in determinate circostanze richiede un contributo metabolico non indifferente, e sprecarlo in circostanze poco adatte può avere implicazioni notevoli nella vita di un organismo.

Inoltre, la capacità di introdurre il veleno nel bersaglio richiede determinati comportamenti. Per esempio, è noto che molti ragni, se minacciati da umani, possono mordere “a secco”, sperando così di spaventare il “predatore” senza sprecare il prezioso composto.

Va anche specificato che i veleni sono tutti diversi tra loro, e spesso lo stesso animale può produrre veleni di composizione diversa in base alle necessità (per esempio, alcuni gasteropodi del gruppo dei coni cambiano composizione del veleno in base alle prede).

 

Il ragno più mortale del mondo

I ragni del genere Hadronyche, insieme ai loro parenti stretti Atrax, sono i più mortali del mondo per quanto riguarda le vittime umane; o, almeno, lo erano prima dello sviluppo di efficaci antidoti. Può sembrare strano, quindi, che le molecole che compongono il loro veleno non siano ancora state del tutto identificate; ma due di esse sembrano avere potere insetticida e sono piuttosto costose in termini metabolici. Una delle due non viene prodotta quando il ragno deve difendersi dai predatori, perché non avrebbe un uso pratico nella difesa pur costando molto. Sembrerebbe, d’altro canto, che molti ragni anche di specie diverse possano aumentare il loro metabolismo e ridurre i movimenti se devono produrre veleni più “costosi” metabolicamente.

 

Cuore e veleno

È noto che il comportamento dei ragni, e quindi l’emissione di veleno, varia molto in base agli stimoli; tuttavia i ricercatori australiani guidati da Linda Hernández Duran della James Cook University di Cairns hanno dimostrato una correlazione tra frequenza cardiaca e composizione del veleno, almeno nella specie Hadronyche valida, anche se le altre specie dello stesso genere non sembrano mostrare simili risposte.

Questa scoperta, pubblicata su Plos One, può avere però importanti ripercussioni sia in ambito medico che, naturalmente, nello studio dell’etologia dei ragni dei cunicoli.

 

Immagine di copertina: Alan Couch – Wikimedia

Marco Signore
Marco Signore
Laureato a Napoli in Scienze Naturali, PhD all'Università di Bristol in paleobiologia con specializzazioni in morfologia e tafonomia, è nella divulgazione scientifica da quasi 20 anni, e lavora presso la Stazione Zoologica di Napoli "Anton Dohrn". Nel tempo libero si occupa anche di archeologia, oplologia, musica, e cultura e divulgazione ludica.
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