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14 Lug 2014

L’antibiotico-resistenza, un fenomeno ormai allarmante

Tiziana Melillo

Tiziana Melillo
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Di recente, l’OMS ha lanciato un allarme circa le infezioni da batteri multiresistenti, ormai diffusi sia in ambiente ospedaliero che in comunità. Da dove nasce il problema dell’antibiotico-resistenza?

Di recente, l’OMS ha lanciato un allarme circa le infezioni da batteri multiresistenti, ormai diffusi sia in ambiente ospedaliero che in comunità. Da dove nasce il problema dell’antibiotico-resistenza?
Sin dalla scoperta dei primi antibiotici, avvenuta negli anni ’20 grazie a Fleming, si è subito verificato un grande utilizzo di questi farmaci; negli anni successivi sono state scoperte sempre nuove molecole naturali e negli anni ’70-’90 ne sono state sintetizzate moltissime in laboratorio. Nel frattempo, i batteri continuavano a elaborare nuove strategie di resistenza per ogni categoria farmacologica introdotta. Purtroppo, a partire dagli anni ’90, sia per una diminuzione di interesse pubblico (soprattutto delle case farmaceutiche) verso le malattie infettive, tenute tutto sommato sotto controllo, sia per una effettiva difficoltà a reperire nuovi target, la produzione di antibiotici è andata incontro ad un notevole decremento. Da quel momento in poi, si è verificato un aumento di batteri multiresistenti, che rappresenta oggi un grave problema di sanità pubblica.

 

Un fenomeno naturale

L’antibiotico-resistenza è un fenomeno naturale, utilizzato dai batteri per difendersi da ambienti contenenti sostanze tossiche; in natura, alcune specie fungine producono sostanze antibatteriche, come la penicillina (estratta da alcune specie del genere Penicillium), e in presenza di esse si selezionano spontaneamente ceppi in grado di sopravvivere nonostante l’ambiente a loro ostile. I meccanismi di resistenza vanno dalla produzione di sostanze inibenti gli antibiotici (per esempio enzimi come le beta-lattamasi inattivano tutte le penicilline e cefalosporine) alla diminuzione della permeabilità della cellula batterica ai farmaci o all’eliminazione di questi dalla cellula grazie a pompe di efflusso, e infine a mutazioni del target dei farmaci.

 

L’era post-antibiotica

I batteri resistenti sono in grado di moltiplicarsi nonostante il farmaco presente nell’ambiente e di aggregarsi tra loro, spesso grazie al biofilm, formando colonie multiresistenti e protette dal farmaco.
L’era post-antibiotica, in cui infezioni anche banali possono diventare potenzialmente mortali, come avveniva nei primi decenni del Novecento, non è più una semplice fantasia, ma sta diventando una realtà.

Tiziana Melillo
Tiziana Melillo
Laureata in Scienze Biologiche e specialista in Microbiologia e Virologia, ha inoltre conseguito un master in "Nutrizione personalizzata: basi molecolari e genetiche". Attualmente lavora come microbiologa nel Laboratorio Analisi dell'Ospedale Fatebenefratelli di Roma e insegna Microbiologia Clinica presso l'Università di Tor Vergata. Esercita anche attività privata di nutrizionista.
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