La missione di Tara Oceans ha esplorato le profondità degli oceani per studiare il mondo del plancton, costituito da protisti, virus, batteri, microalghe, microcrostacei, larve, che popolano le acque trascinati dalle correnti. Ecosistemi vastissimi che hanno modellato la nostra atmosfera nei 2-3 miliardi di anni passati, riducendo la CO2 e aumentando l’ossigeno: senza l’azione di questi piccoli organismi non esisteremmo.
La missione di Tara Oceans ha esplorato le profondità degli oceani per studiare il mondo del plancton, costituito da protisti, virus, batteri, microalghe, microcrostacei, larve, che popolano le acque trascinati dalle correnti. Ecosistemi vastissimi che hanno modellato la nostra atmosfera nei 2-3 miliardi di anni passati, riducendo la CO2 e aumentando l’ossigeno: senza l’azione di questi piccoli organismi non esisteremmo.
Seguendo la rotta di Darwin
Tara è, infine, tornata nel porto di partenza, a Lorient in Francia il 31 marzo 2012, dopo aver viaggiato per due anni e mezzo e più di centomila chilometri intorno al mondo, navigando nei principali oceani del pianeta. Lunga appena 36 metri, la goletta ha compiuto un viaggio ispirato alla famosa spedizione di Charles Darwin, partendo proprio nel bicentenario della sua nascita. Tara è stata equipaggiata con strumentazione all’avanguardia per analisi di flusso, microscopia e macro-fotografia, per esplorare diversità e meccanismi di azione di un mondo che conosciamo molto poco: meno del 10 per cento degli organismi planctonici, infatti, è stato classificato, e non sappiamo come sono distribuiti negli oceani, né come reagiranno ai cambiamenti climatici.
Una collaborazione mondiale
Eric Karsenti, biologo cellulare e molecolare con la passione per la vela e gli oceani ha organizzato e coordinato l’avventura di Tara per rispondere a queste domande: il suo team di 14 ricercatori ha lavorato di volta in volta su questo laboratorio galleggiante, raccogliendo campionature dalla superficie marina fino a 1000 metri di profondità, registrando i parametri fisici e chimici corrispondenti, facendo le prime analisi morfologiche e genetiche degli organismi presenti e inviando ogni tre settimane il materiale a 50 laboratori partecipanti sparsi in tutto il mondo. Tassonomisti, genetisti, bioinformatici in diverse parti del mondo stanno ancora analizzando l’incredibile quantità di campioni: la maggior parte degli organismi raccolti non erano stati prima classificati, e le analisi morfologiche e genomiche permetteranno di costruire un quadro della biodiversità oceanica senza precedenti. Il mondo sommerso esplorato da Tara ci racconterà sicuramente capitoli importanti della storia dell’evoluzione della vita sul nostro pianeta, e ci dirà se i cambiamenti del clima e l’acidificazione delle acque stanno deteriorando una delle risorse più preziose per il nostro ambiente. Intanto Tara, nel porto di Lorient, è pronta per nuove spedizioni…
