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18 Set 2017

Origami e scienza: ne parliamo con Robert J. Lang

Alessia Colaianni

Alessia Colaianni
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Esistono passioni, nate durante gli anni dell’infanzia, che non ci abbandonano mai. È successo questo a Robert J. Lang: fisico americano che ha studiato presso i prestigiosi California Institute of Technology e Stanford University, ha lavorato alla NASA nel Jet Propulsion Laboratory ma non ha mai smesso di creare origami, fino a decidere di farlo diventare il suo mestiere, senza però allontanarsi dalla scienza.

Esistono passioni, nate durante gli anni dell’infanzia, che non ci abbandonano mai. È successo questo a Robert J. Lang: fisico americano che ha studiato presso i prestigiosi California Institute of Technology e Stanford University, ha lavorato alla NASA nel Jet Propulsion Laboratory ma non ha mai smesso di creare origami, fino a decidere di farlo diventare il suo mestiere, senza però allontanarsi dalla scienza.

L’origami è l’arte di creare figure bidimensionali e tridimensionali che possono rappresentare esseri viventi, oggetti o anche forme astratte mediante la semplice piegatura di fogli di carta, senza l’uso di forbici o colla. Lang ha combinato questa disciplina e la matematica riuscendo a raggiungere obiettivi ambiziosi in entrambi gli ambiti e fornendo soluzioni innovative a problemi ingegneristici complessi.

Abbiamo intervistato Robert J. Lang per farvi conoscere la sua storia e le sue meravigliose opere.

 

Quando ha scoperto il mondo degli origami?
Mi sono imbattuto per la prima volta nel mondo degli origami all’età di 6 anni, quando trovai alcune istruzioni in un libro di attività manuali.

 

Ruby-throated Hummingbird, Opus389. Artist: Robert J. Lang (2011)

 

Ruby-throated Hummingbird, Opus389. Artista: Robert J. Lang (2011)

 

E quando ha iniziato a dedicare tempo a questa attività?
È diventata una passione quasi da subito, una di quelle che ho perseguito per tutta la vita. Nel 2001 ho deciso di trasformare gli origami in un lavoro a tempo pieno.

 

Cyclomatus metallifer, Opus 562. Artist: Robert J. Lang (2011)

 

Cyclomatus metallifer, Opus 562. Artista: Robert J. Lang (2011)

 

Qual è la connessione che lega la matematica e l’arte degli origami?
La matematica è un modo strutturato di descrivere modelli e relazioni. Ogni volta che si presentano regolarità nel mondo della fisica, queste possono spesso essere descritte dalla matematica. Nella stessa maniera ci sono così tante regolarità negli origami che possono essere descritte dalla matematica efficientemente. Tutto questo, a sua volta, permette di usare gli strumenti e le conoscenze che provengono dal mondo della matematica per aiutarci a raggiungere obiettivi artistici. Questo è vero in molti ambiti, non solo negli origami.

Come possono gli origami divenire uno strumento applicabile nel campo scientifico e tecnologico?
L’origami, o più in generale, il ripiegare, fornisce soluzioni valide per due ampie classi di problemi. Il primo, quando vuoi creare una forma complessa da un materiale assimilabile a un foglio cercando di ridurre al minimo i tagli e gli incollaggi. Il secondo, quando la forma desiderata è, più o meno, simile a un foglio ma vorresti poter farla divenire più piccola in una maniera controllabile e deterministica, per esempio nello stivaggio o nel trasporto.

 

Jackson’s Chamaleon, Opus 308. Artist:Robert J. Lang (1994)

Jackson’s Chamaleon, Opus 308. Artista: Robert J. Lang (1994)

 

C’è un progetto che l’ha coinvolta particolarmente?
Ho lavorato a tantissimi progetti e continuo a farlo, sia per clienti privati a fini commerciali (che solitamente sono sotto accordo di riservatezza) sia per il governo o per contratti di ricerca universitari.


Lei crede nell’interazione tra arte e scienza, nel prodotto del dialogo tra questi due ambiti del Sapere?

Sì. La mia carriera negli origami si muove tra arte e scienza: adoperando gli strumenti della matematica e della scienza per spingermi più lontano nelle realizzazioni artistiche e usando concetti provenienti dal mondo dell’arte per raggiungere obiettivi ingegneristici nelle scienze.

Vi lasciamo con un bellissimo video tratto dalla conferenza TED del 2008 a Monterey, in California. Questo è l’intervento del Dr Lang intitolato “From Flapping Birds to Space Telescope” (Da uccelli svolazzanti a telescopi spaziali).

 

 

 

 

  

Original (American) version

 

There are passions, born in our childhood, that never leave us. This is what happened to Robert J. Lang: he is an American physicist who studied at the eminent California Institute of Technology and Stanford University, worked at NASA Jet Propulsion Laboratory but never stops to create origami, since he decided to make it his own profession, without moving from science.

Origami is the art to create bidimensional and tridimensional figures – living things, objects or also conceptual shapes – only folding sheets, without using scissors or glue. Lang has combined this discipline and mathematics achieving challenging aims in both fields and providing innovative solutions to complex engineering problems.

We interview Robert J. Lang to let you know his story and his amazing works of art.

When did you know the world of origami?
I first encountered origami at age 6, when I found some instructions in a book of crafts.

When did you begin to dedicate yourself to it?
It became a passion almost immediately, one I’ve pursued nearly my entire life. In 2001, I decided to make it my full-time job.

What is the connection between mathematics and the art of origami?
Mathematics is a structured way of describe patterns and relationships. Whenever there are regularities in the physical world, they can often be described by mathematics, and there are many such regularities in origami that can be efficiently described by mathematics. That, in turn, allows one to use the tools and knowledge from the world of mathematics to help accomplish one’s artistic goals. This is true in many fields, not just origami.

In which way origami can become a tool for science and technology?
Origami, or more broadly, folding, provides efficient solutions for two broad classes of problem. First, when you want to create a complex shape from sheet-like material with a minimum of cutting and gluing. Second, when your desired shape is, more or less, sheet-like, but you want to be able to make it smaller in a controllable and deterministic way, e.g., for stowage or transportation.

Is there a project that involves you particularly?
I have worked on many projects, and continue to work on several ongoing ones, both for commercial clients (those are usually under non-disclosure agreement) and for government and university research contracts.

Do you believe in the interaction between art and science, in the products of the dialogue between these two fields of knowledge?
Yes. My origami career has been spent moving between art and science: using the tools of math and science to further the art, and using concepts from the art to achieve engineering goals of the science.

We conclude our weekly appointment with “Scienza e beni culturali” with a very interesting video from TED conference at Monterey, California, in 2008. This is Dr Lang speech entitled “From Flapping Birds to Space Telescope”.

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Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Giornalista pubblicista, si è laureata in Scienza e Tecnologia per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali e ha un dottorato in Geomorfologia e Dinamica Ambientale. Divulga in tutte le forme possibili e, quando può, insegna.
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