Oggi la rubrica Scienza e Beni culturali è onorata di accogliere un’ospite internazionale. Lei è Katie McKissick ma molti di voi la conoscono come Beatrice The Biologist. Le sue divertenti e colorate vignette divulgative – che sicuramente avrete apprezzato e condiviso soprattutto sui social network- riescono ad avvicinare i lettori a tematiche scientifiche in maniera fresca e leggera.
Oggi la rubrica Scienza e Beni culturali è onorata di accogliere un’ospite internazionale. Lei è Katie McKissick ma molti di voi la conoscono come Beatrice The Biologist. Le sue divertenti e colorate vignette divulgative – che sicuramente avrete apprezzato e condiviso soprattutto sui social network- riescono ad avvicinare i lettori a tematiche scientifiche in maniera fresca e leggera.
Ora basta con le presentazioni e leggiamo cosa ci ha raccontato la protagonista di questo post.
Chi è Katie McKissick e quando si è trasformata in Beatrice The Biologist?
Ciao, sono Katie! Sono una nerd solitaria che vive a Los Angeles. Mi sono innamorata della scienza durante gli anni delle scuole superiori e da quel momento ho cercato di immaginare cosa avrei potuto fare di questa passione. Dopo l’università ho deciso di diventare un’insegnante di biologia ed è stata una meravigliosa avventura che non dimenticherò mai. Alla fine, però, ho lasciato le aule di scuola e ho cominciato a scrivere di scienza invece che insegnarla. Ecco come è nata Beatrice The Biologist. Attualmente è un web comic che tratta scienza, natura e società.
Ci potresti raccontare qual è stato il migliore e il peggiore momento vissuto nei panni di Beatrice?
Il momento migliore è stato quando un editore mi ha chiesto se volessi scrivere un intero libro sulla genetica. Sembrava troppo bello per essere vero quindi, sulle prime, ho creduto fosse tutto uno scherzo. Invece non lo era affatto e ho scritto “What’s in Your Genes?” (Cosa c’è nei tuoi geni?). I momenti peggiori sono quelli in cui le persone rubano i miei disegni e cercano di venderli stampandoli su T-shirt senza il mio consenso. È sempre abbastanza irritante.
Tu sei anche una degli autori di Symbiartic. Cos’è e perché è nato questo progetto?
Symbiartic è iniziato grazie ai miei meravigliosi colleghi Glendon Mellow e Kalliopi Monoyios. Li ho conosciuti a una conferenza riguardante la divulgazione scientifica e mi hanno invitata a far parte del loro team che si occupa del blog di arte applicata alla scienza (sciart). Sono onorata di lavorare con loro da oltre 4 anni!
Secondo te qual è il futuro delle interazioni tra arte e scienza?
Il futuro è luminoso per la sciart. Un numero sempre maggiore di persone si sta rendendo conto di quanto siano potenti queste discipline quando lavorano insieme e, con il progredire di scienza e tecnologia, il bisogno di spiegarle al grande pubblico diventerà semplicemente più impegnativo e fondamentale. L’arte sarà il modo di colmare le lacune.
E quali sono i sogni da realizzare per il futuro di Beatrice?
Voglio continuare a crescere come artista e scrittrice. Spero di scrivere più libri, disegnare più comics e, se tutto andrà per il verso giusto, lungo questo percorso, collaborare con più persone che hanno i miei stessi obiettivi e interessi.
Noi ci auguriamo di continuare a ridere e a imparare grazie alle sue spassose vignette!
English version
Today “Scienza e Beni culturali” is honoured to host an international guest. She is Katie McKissick but many of you know her as Beatrice The Biologist. Her funny and full of colours educational comics – that surely you enjoy and share especially on social networks – succeed in bringing the readers closer to scientific topics in a spontaneous and simple way.
Now stop with the introduction and let’s read what the protagonist of this post has told us.
Who is Katie McKissick and when did she become Beatrice the Biologist?
Hello, I’m Katie! I’m a lonely nerd who lives in Los Angeles. I fell in love with science in high school and ever since then I’ve been trying to figure out what to do with it. After college I decided to become a high school biology teacher, which was an amazing adventure I’ll never forget. But in the end I left the classroom and started writing about science instead of teaching it. That’s how Beatrice the Biologist came to be. These days, it’s a web comic about science, nature, and society.
Would you like to tell us which is the best and the worst moment you have lived as Beatrice?
The best moment was when a publisher asked me if I wanted to write a whole book about genetics. It seemed too good to be true, so at first I almost thought it was all a joke. But it wasn’t, and I wrote “What’s in Your Genes?” The worst moments are when people steal my comics and try to sell them on t-shirts. That’s always pretty annoying.
You are also one of the author of Symbiartic. What is it and why did this project come alive?
Symbiartic started with my wonderful colleagues Glendon Mellow and Kalliopi Monoyios. I met them at a science communication conference, and they invited me to be a part of their science art (sciart) blogging team. I’m honored to be working with them for over 4 years now!
In your opinion, what is the future for the interaction between art and science?
The future is bright for science art. More people are realizing how powerful these two disciplines are when they work together, and as science and technology continue to advance, the need to explain them to the general public will only become more challenging and crucial. Art will be the way to bridge that gap.
And Beatrice the Biologist’s future dreams to come true?
I want to continue to grow as an artist and a writer. I hope to write more books, draw more comics, and hopefully collaborate with more like-minded people along the way!
We wish to go on laughing and learning through her funny comic strips.
