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22 Mag 2017

Sì, viaggiare

Alessia Colaianni

Alessia Colaianni
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Viaggiare per conoscere, viaggiare per crescere ed entrare di diritto nell’età adulta con un nuovo e ricco bagaglio di esperienze. Quasi un parente lontano degli attuali Interrail. Questo era il Grand Tour: un “giro” tra i tesori italiani, affrontato dalla migliore gioventù europea del XVI secolo. Una moda, un seme che germogliò in famose opere letterarie – ad esempio “Viaggio in Italia di Goethe – e artistiche. E se questo enorme patrimonio divenisse il punto di partenza per un nuovo Grand Tour, un viaggio virtuale per promuovere e incuriosire? Google ci ha messo lo zampino e ciò che è nato vi stupirà.

 

Goethe nella campagna romana. Olio su tela di Johann Heinrich Wilhelm Tischbein (1787) conservato nello Städel Museum [Public domain], via Wikimedia Commons

 

Viaggiare per conoscere, viaggiare per crescere ed entrare di diritto nell’età adulta con un nuovo e ricco bagaglio di esperienze. Quasi un parente lontano degli attuali Interrail. Questo era il Grand Tour: un “giro” tra i tesori italiani, affrontato dalla migliore gioventù europea del XVI secolo. Una moda, un seme che germogliò in famose opere letterarie – ad esempio “Viaggio in Italia di Goethe – e artistiche. E se questo enorme patrimonio divenisse il punto di partenza per un nuovo Grand Tour, un viaggio virtuale per promuovere e incuriosire? Google ci ha messo lo zampino e ciò che è nato vi stupirà.

 

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Screenshot della prima schermata di Google Grand Tour

 

Il Grand Tour è stato reinterpretato e le meraviglie del nostro paese sono state raccontate attraverso strumenti tecnologici e storytelling multimediale. Google Cultural Institute con la collaborazione insieme al Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, alla Fondazione Musei Civici di Venezia, all’Accademia dei Fisiocritici, al Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, all’Outdoor Project e al Teatro Massimo di Palermo hanno costruito un percorso virtuale compreso tra quattro città – Palermo, Roma, Siena e Venezia – che permetterà a chi non può venire qui in Italia, ai curiosi, ai futuri visitatori di conoscere le vecchie mete del ‘700 attraverso la lente di ingrandimento dell’innovazione e dei nuovi mezzi di comunicazione.

 

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Screenshot di una delle sezioni di Google Grand Tour

 

Non uno statico portale ma contenuti vibranti e coinvolgenti grazie ai 7 tour virtuali per Cardboard – particolari visori 3D per vivere le nostre avventure nella realtà virtuale – 25 video, 21 tour con Street View, 38 mostre digitali e più di 1300 immagini di opere (anche ad altissima risoluzione), fotografie, documenti e materiale video in italiano e in inglese. Storie di passato e futuro che s’incontrano mostrandoci un’Italia che può ancora sorprendere e insegnare a chi deciderà di toccare con mano i nostri luoghi, a tutti coloro i quali avranno modo di essere baciati dalla luce giallo Napoli del nostro sole, di gustare i nostri cibi, di riempire mente, cuore e spirito con la bellezza e genialità della nostra arte.

 

 

Video di presentazione di Google Grand Tour

 

Le parole di Paolo Petrocelli, Presidente del Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO descrivono bene strumenti e obiettivi di Google Grand Tour, un progetto ambizioso e complesso che dimostra che il progresso non è nemico della cultura: “Ci siamo messi al lavoro in prima persona per il progetto Google Grand Tour d’Italia perché siamo convinti che metta insieme molti dei punti su cui, come Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ci stiamo impegnando con energia e passione da più di un anno. L’innovazione, la comunicazione del patrimonio culturale italiano e la trasmissione alla generazione nativa digitale, ma anche la fruibilità e l’accessibilità di tesori e ricchezze che rendono il nostro un contesto culturale tra i più preziosi al mondo sono i nostri obiettivi condivisi in questa fruttuosa collaborazione. Sempre di più la tecnologia e l’innovazione si rivelano strumenti preziosi per la cultura ed è nostro compito guardare al futuro con apertura facendoci giovani protagonisti di una storia nuova”.

 

La rubrica “Scienza e Beni Culturali” si ferma per una piccola pausa. Vi aspetto lunedì 12 giugno con un nuovo articolo. A presto!

Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Giornalista pubblicista, si è laureata in Scienza e Tecnologia per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali e ha un dottorato in Geomorfologia e Dinamica Ambientale. Divulga in tutte le forme possibili e, quando può, insegna.
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