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15 Lug 2019

Time Machine: il passato come non lo avete mai esplorato

Alessia Colaianni

Alessia Colaianni
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È un nome evocativo quello di uno dei progetti scelti dalla Comunità Europea per lo sviluppo della ricerca su vasta scala nei prossimi decenni. Una macchina del tempo. Dove sarà in grado di portarci e con quali mezzi? Cerchiamo di orientarci tra le prime notizie che giungono dal sito ufficiale.

È un nome evocativo quello di uno dei progetti scelti dalla Comunità Europea per lo sviluppo della ricerca su vasta scala nei prossimi decenni. Una macchina del tempo. Dove sarà in grado di portarci e con quali mezzi? Cerchiamo di orientarci tra le prime notizie che giungono dal sito ufficiale.

 

No, non saliremo su una DeLorean o su un qualche altro strano marchingegno ma, ancora una volta, potremo viaggiare nella storia comodamente seduti davanti al PC. Non fatevi trarre in inganno però: non sarà solo la “solita” ricostruzione 3D di mondi lontani o un contenuto digitale di quelli che avete già avuto modo di sperimentare. L’aspetto che rende Time Machine diverso dagli altri è l’idea di unire complesse raccolte di dati provenienti dal passato, ricchissimi database difficili da gestire e manipolare, e permettere a tecnologie di intelligenza artificiale avanzate di trasformarle in informazioni strutturate, comprensibili e fruibili da tutti.
Immaginate di mettere insieme fonti frammentarie – uno stralcio di un manoscritto medievale, un oggetto di una collezione storica, delle immagini da satellite – e di connetterle in una grande rete che ne farà i tasselli di un racconto che forzerà i limiti dello spazio e del tempo, realizzando una narrazione quanto più definitiva possibile dell’evoluzione sociale, culturale e geografica della nostra Europa. Questo è l’ambizioso compito di Time Machine, un’infrastruttura di calcolo e digitalizzazione su grande scala, il punto d’incontro tra beni culturali, big data e intelligenza artificiale.

 

Le chiavi per aprire le porte di questa nuova era delle scienze umane e dell’educazione saranno in mano a istituzioni europee storiche – per l’Italia l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e l’Università Ca’ Foscari di Venezia – e da tre giganti della digitalizzazione, del machine learning avanzato e della creazione di mondi virtuali. I tre partner tecnologici saranno, infatti, Ubisoft, Europeana Foundation e Indra.

 

Ubisoft, creatrice del famoso videogioco Assassin’s Creed, già nominata in questa rubrica per il suo possibile coinvolgimento nelle fasi di raccolta fonti per il restauro della cattedrale di Notre Dame, è specializzata nella creazione di contenuti digitali immersivi e trasformerà i dati del progetto in un formato accessibile al pubblico.
Europeana Foundation, l’organizzazione che ha progettato la piattaforma digitale Europeana, una biblioteca digitale europea che contiene più di 50 milioni di oggetti – inclusi libri, film, dipinti, giornali, archivi, mappe e manoscritti, completamente open access – metterà a disposizione ed estenderà il proprio catalogo.
Infine c’è Indra, la compagnia spagnola di information technology, leader mondiale nel settore dello sviluppo di soluzioni tecnologiche, che supporterà la gestione dei big data e del sistema di informazione multi-livello quale sarà Time Machine.

 

Time Machine sarà il primo simulatore storico a larga scala in Europa e mapperà 5000 anni di storia del nostro continente. Il progetto affonderà le sue radici nella cultura europea per costruire una piattaforma tecnologica per navigare in maniera intuitiva attraverso interfacce utente coinvolgenti. Ancora un nuovo modo di conoscere il passato. Speriamo di poter provare questo tipo di viaggio nel tempo molto presto.

 

Credits immagine: foto di annca da Pixabay

Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Giornalista pubblicista, si è laureata in Scienza e Tecnologia per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali e ha un dottorato in Geomorfologia e Dinamica Ambientale. Divulga in tutte le forme possibili e, quando può, insegna.
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