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10 Set 2015

Siberia. Ritrovato un antico virus gigante congelato: sarà riportato in vita?

Stefano Pisani

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Un gruppo di scienziati francesi ha annunciato la scoperta di un virus preistorico gigante risalente a 30 mila anni fa. Il micro-organismo era intrappolato nei ghiacci della Siberia e potrebbe essere presto riportato in vita.

Un gruppo di scienziati francesi ha annunciato la scoperta di un virus preistorico gigante risalente a 30 mila anni fa. Il micro-organismo era intrappolato nei ghiacci della Siberia e, dopo aver verificato che non sia in grado di causare malattie negli esseri umani e negli animali, dovrebbe essere riportato in vita. Il Mollivirus sibericum è il quarto tipo di virus preistorico rinvenuto dal 2003 e la ricerca è stata pubblicata sulla rivista PNAS dagli scienziati del CNRS francese.

 

I virus giganti

Per essere classificato come gigante, un virus deve essere più lungo di mezzo micron, con un micron che corrisponde a un millesimo di millimetro. Il Mollivirus sibericum, che significa virus morbido della Siberia, arriva a 0,6 micron, ed è stato trovato nel permafrost della Russia nord-orientale.

 

Il risveglio dei virus congelati

“Alcune particelle virali potrebbero essere abbastanza infettive da poter far potenzialmente rivivere, con un ambiente favorevole, virus patogeni. E i cambiamenti climatici stanno riscaldando l’Artico e le regioni sub-artiche rendendo il permafrost non più così ghiacciato in modo permanente” ha commentato Jean-Michel Claverie, tra gli autori della ricerca. Le regioni in cui sono stati trovati questi virus giganti congelati sono molto ambite per le loro risorse minerarie, in particolare per il petrolio, e man mano che il ghiaccio si scioglie saranno sempre più appetite dall’industria. “Se non stiamo attenti a mettere in atto misure di sicurezza opportune, si correrà il rischio, un giorno, di veder risvegliare virus come, per esempio, il vaiolo”, ha aggiunto lo scienziato.

Claverie e colleghi tenteranno di risvegliare il virus, in laboratorio e condizioni di sicurezza, ponendolo all’interno di un’ameba unicellulare, che servirà come organismo ospite. Lo stesso gruppo di ricercatori ha scoperto nel 2013 un altro virus gigante, il Pithovirus sibericum, nelle stesse aree, riuscendo poi a farlo rivivere su una capsula di Petri. A differenza della maggior parte dei virus in circolazione, questi antichi esemplari risalenti all’ultima Era Glaciale non solo sono più grandi ma sono anche molto più complessi geneticamente. M. sibericum ha infatti 500 geni e il pandoravirus, virus gigante scoperto nel 2003, ne ha 2500, contro gli 8 geni del virus dell’influenza A.

 

[Immagine: credit M. Legendre et al./PNAS]

Stefano Pisani
Stefano Pisani
Laureato in matematica, è giornalista scientifico freelance, comunicatore scientifico e autore umoristico. 
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