L’umidità nell’aria di una regione potrebbe aver avuto un ruolo importante nello sviluppo delle caratteristiche degli idiomi che sono sorti, nel tempo, in quell’area.
L’umidità nell’aria di una regione potrebbe aver avuto un ruolo importante nello sviluppo delle caratteristiche degli idiomi che sono sorti, nel tempo, in quell’area. A rivelarlo, un nuovo lavoro condotto da un gruppo di ricercatori guidato dal linguista Caleb Everett, del Department of Anthropology della University of Miami. Come si legge nello studio pubblicato sulla rivista Pnas, gli scienziati, grazie a un database, hanno analizzato le caratteristiche tonali di tutte le lingue conosciute e hanno incrociato i dati relativi a localizzazione degli idiomi e dati meteorologici della regione interessata.
Meteo e laringe
L’indagine ha portato a scopire che la maggior parte delle 629 lingue conosciute che hanno toni vocali complessi si sono sviluppate nelle regioni tropicali, mentre in quelle aride sono apparse soprattutto lingue senza complessità tonali che, quindi, sotto questo profilo sono più semplici. Secondo i ricercatori, agenti atmosferici come caldo e umidità avrebbero influenzato il modo in cui gli esseri umani che abitano nelle varie regioni del mondo hanno sviluppato il loro linguaggio: l’aria secca, infatti, può aver ridotto l’accuratezza dei toni prodotti dal sistema laringo-vocale e quindi il meteo potrebbe effettivamente avrebbe agito come un vero e proprio vincolo sullo sviluppo del linguaggio.