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23 Ago 2017

El Nino aumenta le emissioni di CO2 dalle foreste tropicali

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El Nino, nel periodo 2014-2016 ha causato lo sprigionamento di oltre tre tonnellate di anidride carbonica da parte delle foreste tropicali. Si tratta di una quantità che equivale a circa il 20 per cento delle emissioni scaturite nello stesso periodo dalla combustione dei carburanti fossi e dalla produzione del cemento.

El Nino, nel periodo 2014-2016 ha causato lo sprigionamento di oltre tre tonnellate di anidride carbonica da parte delle foreste tropicali. Si tratta di una quantità che equivale a circa il 20 per cento delle emissioni scaturite nello stesso periodo dalla combustione dei carburanti fossi e dalla produzione del cemento.
Le misure prese dal satellite Orbiting Carbon Observatory-2 (OCO-2) della NASA suggeriscono che El Nino ha aumentato le emissioni in tre modi: l’aumento delle temperature e della siccità hanno aggravato il problema degli incenti nel sud-est asiatico, la siccità ha ridotto la crescita dlele piante nella foresta amazzonica (riducendo l’anidride carbonica assorbita) e, in Africa, la combinazione di temperature calde e piogge ha alzato il tasso di CO2 emesso dalle foreste.

L’analisi è stata presentata il 7 agosto durante il meeting della Ecological Society of America di Portland, Oregon. Il “lavoro” di El Nino è una “scoperta molto profonda” ha dichiarato Berrien Moore, scienziato atmosferico della University of Oklahoma di Norman e coautore della ricerca.
Il salto complessivo nelle emissioni dalle foreste tropicali è stato pari a circa tre volte la media della CO2 dovuta globalmente alla deforestazione e ai cambiamenti di destinazione del suolo tra il 2006 e il 2015.

 

Un nuovo metodo

Fino ad oggi, gli scienziati hanno ottenuto prove indirette del modo in cui la vegetazione influenza i livelli di anidride carbonica in atmosfera attraverso il monitoraggio di fattori come la biomassa vegetale. Ora, il satellite OCO-2 ha sfidato questo metodo ed è stato messo alla prova proprio con l’attività di El Nino tra il 2014 e il 2016. Combinando i dati provenienti da OCO-2 con misure del metano e del monossido di carbonio, gli scienziati hanno ottenuto una visione dettagliata di come le foreste del mondo rispondono agli shock climatici indotti da El Nino.

Satelliti in campo

Durante il periodo 2014-2016 è stato possibile usare i satelliti per osservare la copertura di alberi del nostro pianeta. In particolare, i satelliti Landsat e Sentinel hanno mostrato che gli effetti sulle foreste di El Nino sono stati significativi: le foreste bruciate in Africa Centrale e Brasile sono aumentate, con il numero bruciato di alberi annuale quasi raddoppiato. Questo però è un dato non rilevato da OCO-2, anche se gli scienziati sostengono che il punto di vista del satellite OCO-2 è meno nitido di quello di Landasat e Sentinel e potrebbe anche non tener conto di alcuni incendi. Tuttavia, OCO-2 è comunque oggi in grado di fornire la miglior misura disponibile per l’anidride carbonica.

 

Per saperne di più: 

– El Niño: dal Pacifico equatoriale all’intero globo

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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