I batteri marini potrebbero essere i principali responsabili del sequestro del carbonio nell’oceano, quel fenomeno secondo cui l’anidride carbonica atmosferica viene assorbita dal mare, il quale intrappola carbonio sotto forma di materia organica complessa per migliaia di anni.
I batteri marini potrebbero essere i principali responsabili del sequestro del carbonio nell’oceano, quel fenomeno secondo cui l’anidride carbonica atmosferica viene assorbita dal mare, il quale intrappola carbonio sotto forma di materia organica complessa per migliaia di anni. Secondo uno studio comparso sulla rivista Nature Communication, infatti, i batteri marini potrebbero giocare un ruolo chiave nella conversione di semplici molecole organiche in materia organica strutturalmente complessa che resiste alla degradazione. Il fitoplancton marino cattura anidride carbonica dall’atmosfera e la trasforma, tramite fotosintesi e respirazione, nella cosiddetta materia organica dissolta. Questa materia può essere facilmente degradata, e quindi riciclata entro l’ecosistema marino, oppure no, con il carbonio che contiene che resterà intrappolato in quella forma per migliaia di anni.
Il team di Oliver Lechtenfeld del Centro di Ricerca Ambientale Helmholtz di Leipzig, Germania, ha analizzato la complessità chimica della materia organica dissolta studiando il ruolo dei batteri delle acque marine. I risultati della ricerca hanno suggerito che questi sono in grado di convertire rapidamente molecole organiche relativamente semplici in molecole organiche complesse molto difficili da degradare. L’azione del fitoplancton, quindi, potrebbe essere cruciale nel sequestro di carbonio organico negli oceani.