Un team di chimici è riuscito a sviluppare una tecnologia in grado di convertire l’anidride carbonica in nanofibre di alto valore commerciale, impiegate per scopi industriali e prodotti di consumo.
Un team di chimici è riuscito a sviluppare una tecnologia in grado di convertire l’anidride carbonica in nanofibre di alto valore commerciale, impiegate per scopi industriali e prodotti di consumo.
Trovare una tecnologia in grado di tramutare l’anidride carbonica, il più abbondante gas a effetto serra di origine antropica, da un problema climatico a una opportunità economica è da sempre il sogno di scienziati e decisori politici. Il team della George Washington University ha presentato la ricerca durante il 250mo National Meeting & Exposition della American Chemical Society. “Abbiamo trovato un modo per usare l’anidride carbonica atmosferica per produrre nanofibre di carbonio ad alto rendimento” ha commentato Stuart Licht, principale autore dello studio. In precedenza, gli stessi ricercatori avevano ottenuto il risultato di produrre cemento e fertilizzanti senza alcuna emissione di CO2.
Il sistema messo a punto nel nuovo studio prevede processi di tipo termico, solare ed elettrotermico. In sostanza, l’anidride carbonica viene immersa in un bagno elettrolitico di carbonati fusi ad alta temperatura (750 gradi centigradi). A questo punto, alla cella elettrolitica viene aggiunta aria atmosferica e, producendo calore e corrente attraverso elettrodi di nichel e acciaio, la CO2 si dissolve, accumulando nanofibre di carbonio sull’elettrodo di acciaio.
Per alimentare la sintesi, calore e elettricità sono prodotti mediante un sistema estremamente efficiente di energia solare concentrata. Secondo gli scienziati, i costi di produzione di nanofibre con questo sistema si aggirerebbero intorno a 1000 dollari per tonnellata di prodotto, ossia sarebbero centinaia di volte inferiori al valore del prodotto ottenuto. Inoltre, secondo i ricercatori, con questo sistema da un’area delle dimensioni del 10 per cento del deserto del Sahara, potrebbe essere rimossa tanta CO2 da riportare i livelli di anidride carbonica atmosferica a quelli precedenti la rivoluzione industriale nell’arco di 10 anni.