Un team internazionale di scienziati ha analizzato 33 anni di dati satellitari scoprendo che la Terra è significativamente più verde a causa dell’aumento dei livelli di anidride carbonica. Ma non è detto che sia una buona notizia…
Un team internazionale di scienziati, coordinato da Ranga Myneni della Boston University, ha analizzato 33 anni di dati satellitari scoprendo che la Terra è significativamente più verde a causa dell’aumento dei livelli di anidride carbonica. Le maggiori emissioni di carbonio nel corso degli ultimi tre decenni hanno comportato un enorme aumento della quantità di foglie su piante e alberi.
Ma come possono sostanze inquinanti disperse nell’aria stimolare la crescita della vegetazione? Il processo, chiamato l’effetto di fertilizzazione del carbonio, è il risultato del fatto che le foglie che assorbono CO2 dall’aria durante la fotosintesi: con maggiori livelli di carbonio nell’atmosfera, piante e alberi (e in generale le colture) crescono più velocemente, soprattutto nei climi caldi.
“Negli ultimi trentatre anni, grazie all’effetto ‘greening’, si è guadagnato praticamente un continente verde con una dimensione pari a circa due volte quella degli Stati Uniti (18 milioni di chilometri quadrati). Un dato che ha la capacità di incidere radicalmente sul ciclo di acqua e carbonio nel sistema climatico” ha commentato Zaichun Zhu, dell’Università di Pechino, che ha partecipato allo studio pubblicato su Nature Climate Change. Come risultato della crescita sovrabbondante degli ultimi decenni, la vegetazione ora copre quasi un terzo della superficie totale del Pianeta, e occupa circa l’85 per cento di tutti i terreni liberi dai ghiacci.
Sebbene la presenza di più verde potrebbe suonare come un aspetto positivo per l’ambiente, gli scienziati avvertono però che questo effetto sarà solo temporaneo e non aiuterà a contrastare altre conseguenze del cambiamento climatico, come il maltempo e l’aumento delle temperature e del livello del mare.
Per saperne di più: